Seduta poco mossa per le principali borse asiatiche dopo la chiusura perlopiù debole di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen viaggiano rispettivamente a -0,2 e +0,3%, caute come Hong Kong (-0,1%) e il Giappone con il Nikkei a -0,1% e il Topix a +0,1%.
Oltreoceano, il Dow Jones ha terminato a -0,4%, l’S&P500 a -0,1% e il Nasdaq a +0,1%.
Focus sull’agenda macro: i prezzi al consumo cinesi di novembre sono scesi dello 0,1% su base mensile rispetto al +0,2% del consensus e di ottobre mentre, anno su anno, sono aumentati, come previsto, dello 0,7%, ai massimi da febbraio 2024, dal precedente +0,2%.
Nella stessa area e mese, i prezzi alla produzione sono calati del 2,2% a fronte del -2% stimato e del -2,1% di ottobre.
L’omologo dato giapponese ha segnato un +0,3% su base mensile, come atteso, dopo il +0,5% di ottobre mentre, anno su anno, è salito del 2,7%, in linea al consensus e alla lettura precedente.
Occhi allo stesso tempo sul tech asiatico con la Cina che ha inserito i propri chip di intelligenza artificiale nella lista ufficiale degli acquisti pubblici dopo il via libera di Trump alle esportazioni dei chip H200 di Nvidia nel Paese.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,163 mentre il cambio dollaro/yen scende a 156,7. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,2%) a 62,1 dollari e il Wti (+0,2%) a 58,4 dollari al barile.

























