Le borse europee chiudono in ordine sparso con Wall Street che viaggia mista dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,5% a 43.465 punti, in ribasso come il Dax di Francoforte (-0,1%) e CAC 40 di Parigi (-0,4%), mentre chiudono positivi Ibex35 di Madrid (+0,2%) e Ftse 100 di Londra (+0,1%).
Oltreoceano, il Nasdaq cede lo 0,3%, il Dow Jones guadagna lo 0,5%, lo S&P 500 segna +0,1%.
Gli investitori restano focalizzati sulla Fed che, stasera, secondo le previsioni, annuncerà un taglio da 25 punti base. Alcuni operatori hanno tuttavia avvertito che la banca centrale potrebbe segnalare che rallenterà il ritmo di allentamento in futuro, in quanto l’inflazione ancora elevata e la mancanza di dati aggiornati a causa dello shutdown record hanno causato divisioni tra i funzionari. I mercati si attendono altre due mosse entro fine 2026, rispetto alle tre stimate appena una settimana fa.
Dall’agenda macro odierna, nella settimana al 5 dicembre l’indice Mba, che misura le nuove richieste di ipoteche negli Stati Uniti, ha registrato un +4,8% dopo il -1,4% della settimana precedente.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,164 mentre il cambio dollaro/yen scende a 156,3. Tra le materie prime, petrolio in ribasso con il Brent (-0,6%) a 61,6 dollari e il Wti (-0,6%) a 57,9 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund aumenta a 70 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,56%.
Tornando a Piazza Affari, chiude in vetta Lottomatica (+2,45%), seguita da Prysmian (+2,4%), Unicredit (+1,5%), Fineco (+1,4%); chiude in fondo Ferrari (-4,4%) dopo il taglio di target price da parte di Jefferies e Oddo, preceduta da Inwit (-2,0%), Recordati (-1,75%), Leonardo (-1,7%).

























