Mercati – Apertura debole per l’Europa all’indomani della Fed, Milano -0,3%

Apertura debole per le principali borse europee.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,3% a 43.320 punti, cauto come il Dax di Francoforte (-0,4%), l’Ibex35 di Madrid (-0,3%), il Ftse 100 di Londra (-0,2%) e il CAC 40 di Parigi (-0,1%).

Occhi sulla politica monetaria con la Fed che, ieri sera, come previsto, ha tagliato i tassi di 25 punti base per la terza volta consecutiva. Il presidente Powell, il cui mandato terminerà a maggio, ritiene che nel 2026 occorrerà una sola riduzione contro le tre attese dagli analisti, a fronte di un aumento per il prossimo anno della stima di crescita del Pil dall’1,8% al 2,3%, con rallentamento dell’inflazione al 2,4% dal 2,6% previsto tre mesi fa.

Gli investitori restano allo stesso tempo intenti a valutare le prospettive sul settore tech dopo i conti sotto le attese di Oracle che ravvivano le preoccupazioni sulla sostenibilità del business dell’intelligenza artificiale a fronte di massicci investimenti.

Infine, pesano le incertezze geopolitiche con il Senato messicano che ha approvato un disegno di legge che fissa dazi tra il 5% e il 50%. Dazi che entreranno in vigore il prossimo anno, su oltre 1.400 prodotti provenienti da Paesi asiatici che non hanno un accordo commerciale con lo Stato del Centro America.

Dall’agenda macro, attese nel pomeriggio, dagli USA, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e la bilancia commerciale.

Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,169 mentre il cambio dollaro/yen sale a 156,0. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,7%) a 61,8 dollari e il Wti (-0,7%) a 58,0 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 71 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,56%.

Tornando a Piazza Affari, guida in avvio Cucinelli (+1,7%) dopo l’aggiornamento di fine anno, seguita da Campari (+1,3%) e Ferrari (+1,1%); in fondo, Prysmian (-2,2%), Stellantis (-1,4%), Italgas e MPS (entrambe -1%).