Le borse europee virano leggermente sopra la parità mentre i futures di Wall Street viaggiano negativi.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,2% a 43.536 punti, cauto come l’Ibex35 di Madrid (+0,5%), il CAC 40 di Parigi (+0,5%), il Dax di Francoforte (+0,2%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%).
La Banca Nazionale Svizzera, come previsto, ha lasciato il tasso di riferimento a zero, con il presidente, Martin Schlegel, che ha affermato che “l’inflazione negli ultimi mesi è stata leggermente più bassa del previsto”, aggiungendo che la politica monetaria attuale dovrebbe favorire un lento rialzo dei prezzi nei prossimi trimestri.
Allo stesso tempo, gli investitori stanno ancora metabolizzando quanto emerso ieri sera dalla Fed. Dopo il previsto taglio di 25 punti base per la terza volta consecutiva, il presidente Powell ritiene che nel 2026 occorrerà una sola riduzione contro le tre attese dagli analisti, a fronte di un aumento per il prossimo anno della stima di crescita del Pil dall’1,8% al 2,3%, con rallentamento dell’inflazione al 2,4% dal 2,6% previsto tre mesi fa.
Dall’agenda macro, attese nel pomeriggio, dagli USA, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e la bilancia commerciale.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,170 mentre il cambio dollaro/yen oscilla a 155,9. Tra le materie prime, il petrolio prosegue in calo con il Brent (-1,4%) a 61,3 dollari e il Wti (-1,4%) a 57,6 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 69 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,55%.
Tornando a Piazza Affari, accelera e resta in vetta Cucinelli (+3,4%) dopo l’aggiornamento di fine anno, seguita da Interpump e Diasorin (entrambe +1,9%); rimane in fondo Prysmian (-2,7%), preceduta da Stellantis (-1,5%) e Terna (-1,3%).
























