Apertura incerta per le principali borse europee.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,1% a 44.150 punti, in linea all’Ibex35 di Madrid (+0,1%), e seguito da Ftse 100 di Londra, CAC 40 di Parigi (entrambi -0,1%) e Dax di Francoforte (-0,7%).
Riflettori sulla fitta agenda macro odierna con una serie di dati PMI, l’inflazione e la bilancia commerciale italiane, gli indici ZEW tedesco e dell’Eurozona. Attesi dagli USA, tra gli altri, i non farm payrolls e le vendite al dettaglio.
Parallelamente cresce l’attesa per le banche centrali, tra cui la BCE che dovrebbe lasciare i tassi invariati e la Banca d’Inghilterra per un possibile nuovo taglio da 25 punti base, entrambe in calendario giovedì.
Venerdì sarà il turno della Banca del Giappone con gli operatori che si attendono un aumento di 25 punti base allo 0,75%.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,175 mentre il cambio dollaro/yen scende a 154,9. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,7%) a 60,1 dollari e il Wti (-0,8%) a 56,2 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 68 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,53%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Buzzi (+1,4%), Unicredit (+1,1%) e Diasorin (+1%); in fondo, Leonardo (-3,1%), male come gli altri titoli europei della difesa, in scia agli sforzi di pace in Ucraina; in calo anche Stm (-1,9%) e Prysmian (-1%).

























