Mercati asiatici – Movimenti cauti diffusi

Seduta poco mossa per le principali borse asiatiche dopo la chiusura positiva di ieri a Wall Street.

Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente lo 0,1 e lo 0,3%, caute come il Nikkei (+0,1%), il Topix (+0,5%) e Hong Kong (-0,2%).

Oltreoceano, l’S&P500 ha terminato a +0,6%, il Nasdaq e il Dow Jones entrambi a +0,5%.

Gli investitori stanno valutando le parole del ministro delle Finanze giapponese Satsuki Katayama secondo la quale il Paese ha “mano libera” nella gestione del recente forte deprezzamento dello yen, avvertendo che non è escluso un intervento sul mercato valutario.

Occhi anche sulla politica monetaria con i verbali relativi all’ultima riunione della Reserve Bank australiana dai quali si rileva che i funzionari hanno parlato di un possibile un rialzo dei tassi nel 2026 se l’inflazione dovesse essere più persistente del previsto.

Sullo sfondo, continuano a pesare le questioni geopolitiche con l’aggravarsi delle tensioni tra Stati Uniti e Venezuela e con le autorità ucraine che hanno annunciato interruzioni di corrente in diverse regioni a seguito degli attacchi russi alle infrastrutture del paese. Zelensky ha comunque rassicurato che il “Piano di pace è pronto, molto vicini a un risultato concreto”.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,177 mentre il cambio dollaro/yen scende a 156,1. Tra le materie prime, petrolio debole con il Brent (-0,2%) a 61,9 dollari e il Wti (-0,2%) a 57,9 dollari al barile.