Seduta perlopiù debole per le principali borse asiatiche dopo la chiusura poco mossa di venerdì a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen viaggiano rispettivamente flat e a -0,5%, incerte come Giappone con il Nikkei a -0,5% e il Topix +0,1% e seguite da Hong Kong (-0,6%).
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a -0,1%, l’S&P500 e il Dow Jones entrambi in parità.
Resta l’attenzione sulla politica monetaria con i verbali della Banca del Giappone che evidenziano come i funzionari abbiano discusso sulla necessità di continuare ad alzare il costo del denaro anche dopo l’intervento di dicembre che ha portato il tasso di riferimento allo 0,75%, ai massimi da 30 anni.
Occhi anche sulle questioni commerciali con la Turchia che ha applicato una misura antidumping del 3,95% su alcuni prodotti siderurgici cinesi dopo aver stabilito che le importazioni di acciaio inossidabile laminato a freddo da Pechino stanno danneggiando la produzione locale.
Infine, rimangono monitorare le tensioni internazionali con la Cina che ha avviato esercitazioni militari con armi da fuoco intorno a Taiwan.
Sul forex, l’euro/dollaro è stabile a 1,177 mentre il cambio dollaro/yen scende a 156,1. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+1,1%) a 60,9 dollari e il Wti (+1,2%) a 57,4 dollari al barile.

























