Le borse europee chiudono perlopiù poco mosse, con Wall Street in ribasso dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,4% a 44.436 punti, mentre chiudono cauti il Dax di Francoforte (flat), il CAC 40 di Parigi (+0,1%), il Ftse 100 di Londra (-0,05%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,1%).
Oltreoceano, il Nasdaq cede lo 0,7%, l’S&P 500 lo 0,5%, il Dow Jones lo 0,6%.
Resta l’attenzione sul fronte geopolitico con Zelensky che ha riferito che il piano di pace per l’Ucraina prevede attualmente garanzie di sicurezza da parte degli Stati Uniti per 15 anni estendibili, sottolineando che Kiev vorrebbe che raggiungessero un periodo di “30-40-50 anni”.
Il Cremlino ha dichiarato che l’Ucraina dovrebbe ritirare le sue truppe dalla parte del Donbass che ancora controlla e che si terrà molto presto una telefonata tra Putin e Trump.
Parallelamente, lo sguardo rimane focalizzato sull’atteso incontro fra il presidente USA e Netanyahu che punta a sbloccare la seconda fase del piano per Gaza.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,176 mentre il cambio dollaro/yen scende a 156,0. Tra le materie prime, il petrolio prosegue in rialzo con il Brent (+2,1%) a 61,4 dollari e il Wti (+2,3%) a 58,1 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund cala a 63 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,46%.
Tornando a Piazza Affari, resta in vetta Diasorin (+3,0%) dopo l’autorizzazione FDA 510(k) e CLIA-waiver per il suo primo test, il pannello respiratorio 4-Plex, sulla piattaforma di diagnostica molecolare LIAISON NES; bene anche Nexi (+1,7%) e Inwit (+1,5%). Chiude in fondo TIM (-2,2%), preceduta da Leonardo (-2,0%) e Fincantieri (-1,7%).

























