Le borse europee proseguono incerte a metà seduta in linea ai futures di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib resta a -0,2% a 44.534 punti, cauto come il Dax di Francoforte (flat), il CAC 40 di Parigi (flat), il Ftse 100 di Londra (+0,1%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,1%).
Resta l’attenzione sul fronte geopolitico con Zelensky che ha riferito che il piano di pace per l’Ucraina prevede attualmente garanzie di sicurezza da parte degli Stati Uniti per 15 anni estendibili, sottolineando che Kiev vorrebbe che raggiungessero un periodo di “30-40-50 anni”.
Il Cremlino ha dichiarato che l’Ucraina dovrebbe ritirare le sue truppe dalla parte del Donbass che ancora controlla e che si terrà molto presto una telefonata tra Putin e Trump.
Parallelamente, lo sguardo rimane focalizzato sull’atteso incontro fra il presidente USA e Netanyahu che punta a sbloccare la seconda fase del piano per Gaza.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,177 mentre il cambio dollaro/yen scende a 156,3. Tra le materie prime, il petrolio prosegue in rialzo con il Brent (+1,9%) a 61,4 dollari e il Wti (+2%) a 57,9 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund cala a 64 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,50%.
Tornando a Piazza Affari, accelera e resta in vetta Diasorin (+3,5%) dopo l’autorizzazione FDA 510(k) e CLIA-waiver per il suo primo test, il pannello respiratorio 4-Plex, sulla piattaforma di diagnostica molecolare LIAISON NES; bene anche Nexi (+1,9%) e Amplifon (+1,2%). Peggiora e rimane in fondo Leonardo (-4,2%) in scia ai segnali di pace in Ucraina, preceduta da Fincantieri (-2,4%) e Moncler (-1,1%).

























