Mps è al lavoro sulla revisione del piano industriale, avvalendosi della consulenza di Oliver Wyman.
Lo riporta MF, aggiungendo che l’Ad Guido Bastianini intende ridefinire i target al 2021 alla luce del cambiamento dello scenario macroeconomico a causa del Covid-19.
Nel frattempo a Piazza Affari il titolo prova un rimbalzo, segnando un +2,2% a 1,36 euro dopo il -3,9% lasciato sul terreno ieri. L’indice di settore guadagna lo 0,3 per cento.
Proprio Bastianini nei giorni scorsi in un’audizione presso la Commissione d’inchiesta sulle banche ha spiegato che i lavori per l’aggiornamento del piano sono iniziati dopo l’estate.
“Il piano è un processo che richiede qualche settimana/mese per essere portato a buon fine. stiamo facendo una revisione complessiva della struttura di costi e ricavi, di patrimonio e liquidità, per tener conto dei cambiamenti di mercato, che sono evidenti”, ha puntualizzato il manager.
L’attuale piano, che aveva ricevuto nel 2017 il via libera della Commissione Europea nell’ambito della ricapitalizzazione precauzionale da parte del Tesoro, finirà proprio nel 2021, anno entro cui lo stesso Mef, titolare del 68,2% del capitale, dovrà privatizzare la banca come da accordi con le autorità europee.
In merito a quest’ultimo punto, secondo quanto riportato da La Stampa, il Governo potrebbe chiedere di prorogare la scadenza per la privatizzazione dal 2021 al 2022, con la Commissione UE che potrebbe accogliere la richiesta.
Per agevolare la vendita, aggiunge il giornale, il “temporary framework” varato dalla Commissione Europea a seguito dell’emergenza causata dal Covid-19, potrebbe permettere al Mef di farsi di carico di un ammontare compreso tra i 6-7 miliardi sui potenziali 10 miliardi di rischi legali in capo alla banca.
Un altro passaggio importante sarà la scissione degli 8,1 miliardi di crediti deteriorati a favore di AMCO, la cui approvazione è all’ordine del giorno dell’assemblea convocata per il 4 ottobre.