A fine 2020 Intesa Sanpaolo ha classificato 2,1 miliardi di crediti deteriorati come portafogli destinati a prossime cessioni, di cui circa 1,6 miliardi in capo a Ubi Banca. Lo si apprende da una nota dell’istituto.
Suddetti crediti saranno contabilizzati nella voce attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione.
A fine 2020 il complesso dei crediti deteriorati ammonta, al netto delle rettifiche di valore, a 10,3 miliardi (da cui sono esclusi l’apporto di 401 milioni di Ubi Banca e suddetti 2,1 miliardi), in diminuzione del 27,3% rispetto ai 14,2 miliardi del 31 dicembre 2019.