A ottobre 2021, secondo i dati di Terna, la domanda di energia elettrica in Italia è stata pari a 26,5 miliardi di kWh, in crescita dell’1,1% rispetto allo stesso mese del 2020.
Nel dettaglio, il mese di ottobre ha avuto un giorno lavorativo in meno (21 vs 22) e una temperatura media mensile superiore di circa 0,4°C rispetto allo stesso mese del 2020. Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura, risulta in crescita del 2,3%.
A livello territoriale, la variazione tendenziale di ottobre è stata ovunque positiva: +0,7% al Nord, +1,5% al Centro e +1,8% al Sud.
In termini congiunturali, il valore destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura ha fatto registrare una crescita dello 0,9% rispetto a settembre 2021.
Nei primi dieci mesi del 2021, la domanda elettrica in Italia è in aumento del 5,6% rispetto all’omologo periodo del 2020 (in termini rettificati la variazione diventa +5,8%).
Sul fronte del mercato all’ingrosso, il Prezzo unico nazionale (Pun) è stato pari a 217,63 €/MWh a ottobre 2021, in aumento del 399,5% su base annua e del 37,2% su base mensile.
Nel mese in esame, la domanda di energia elettrica in Italia è stata soddisfatta per circa l’85% con produzione nazionale e per la quota restante (15%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero.
In particolare, la produzione nazionale netta (22,5 miliardi di kWh) ha registrato una crescita dello 0,6% rispetto a ottobre del 2020. Le fonti rinnovabili hanno coperto complessivamente il 32% della domanda mensile. In aumento le fonti di produzione termoelettrica (+10,7%) ed eolica (+5,4%); in calo tutte le altre (idroelettrica -31,4%; fotovoltaica -1,7%; geotermica -1%).
Per quanto riguarda il saldo import-export, la variazione è pari a +2,4% per un effetto dell’aumento sia dell’import (+3,5%) sia dell’export (+29,7%).
La potenza massima (c.d punta in potenza) è stata registrata giovedì 21 ottobre ed è risultata pari a 47.365 MW (+0,8% a/a).
Anche a livello industriale prosegue il recupero dei consumi: l’indice IMCEI elaborato da Terna, infatti, ha registrato una +1,3% rispetto a ottobre di un anno fa, grazie alla crescita dei principali settori monitorati da Terna.
Nel contesto complessivamente positivo, con la crescita dei settori della siderurgia, meccanica e materiali da costruzione, si registrano segnali di flessione limitati ai comparti dei mezzi di trasporto, chimica, alimentare e metalli non ferrosi.
Con dati destagionalizzati e corretti dagli effetti di calendario, l’indice IMCEI ha fatto registrare una variazione congiunturale negativa dell’1,4% rispetto a settembre 2021.
Commento
Nel complesso, i dati sulla produzione di energia elettrica a ottobre 2021 sono stabili per gruppi come Enel, Edison, A2A e Iren, con l’incremento della produzione termoelettrica (+10,7%) ed eolica (+5,4%) che ha compensato il calo dell’output idroelettrico (-31,4%), fotovoltaico (-1,7%) e geotermico (-1%).
I dati in esame sono invece positivi per realtà come Erg, Falck Renewables e Alerion Clean Power, focalizzate in prevalenza sulla generazione da fonte eolica (+5,4%).