Mercati Usa – Apertura in lieve ribasso, Nasdaq a -0,3%

Partenza debole a Wall Street, con l’attenzione sempre rivolta al conflitto in Ucraina e alle nuove sanzioni contro la Russia. Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq cede lo 0,3% e S&P 500 e Dow Jones lo 0,1%.

I movimenti dei mercati continuano a essere influenzati dalle ramificazioni della guerra in Ucraina e dalla prospettiva di una stretta monetaria da parte delle banche centrali per contrastare l’elevata inflazione, alimentata dall’aumento dei prezzi delle commodity.

A ciò si aggiunge l’incertezza causata dalla recrudescenza del Covid in Europa e in Asia, con l’introduzione di nuovi lockdown in Cina che gettano nuovi dubbi sull’outlook dell’economia globale.

L’Unione Europea si prepara ad inasprire le sanzioni nei confronti di Mosca con la conferma di un possibile embargo di petrolio, gas e carbone, anche se la dipendenza dai rifornimenti energetici russi ha finora impedito di includere tali prodotti.

Intanto sul mercato obbligazionario, lo yield del Tbond è in rialzo per il terzo giorno di fila portandosi in prossimità dei massimi da tre anni, mentre l’attenzione rimane sull’inversione della curva dei rendimenti.

Un segnale, quest’ultimo, delle preoccupazioni di un rallentamento dell’economia nel caso la Federal Reserve dovesse decidere di intervenire in modo più aggressivo per far fronte alle crescenti pressioni sui prezzi.

In attesa della diffusione domani delle minute del Fomc, il tasso sul decennale americano sale di circa sei punti base al 2,46%, in linea al rendimento del titolo con scadenza a due anni.

Sul Forex il biglietto verde è poco mosso nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro a 1,096 e il dollaro/yen a 122,8. Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,6%) a 108,2 dollari e il Wti (+0,7%) a 104 dollari.