Seduta di vendite per le principali borse asiatiche dopo la chiusura in calo a Wall Street.
In Cina Shanghai cede lo 0,9% e Shenzhen l’1,7%. Hong Kong flette dello 0,2%, così come in Giappone il Nikkei cede lo 0,2% e il Topix lo 0,1%.
Oltreoceano, il Nasdaq ha perso l’1,0%, seguito da S&P500 (-0,6%) e Dow Jones (-0,1%).
Il sentiment resta influenzato dall’attesa dei dati chiave sull’inflazione degli Stati Uniti relativi al mese di agosto, in uscita oggi pomeriggio.
Per contro, i titoli immobiliari cinesi hanno registrato forti guadagni alla notizia che lo sviluppatore Country Garden Holdings ha ottenuto ulteriori proroghe per i pagamenti dei bond.
Nel frattempo, sul fronte macroeconomico, è emerso che in Giappone, ad agosto, l’indice dei prezzi alla produzione ha riportato un +0,3% su base mensile, a fronte del +0,2% del consensus e del +0,1% del mese precedente.
Su base annua, l’indice ha registrato un incremento del 3,2%, leggermente inferiore alla stima degli analisti (+3,3%) e in rallentamento dal +3,4% di luglio (rivisto da +3,6%).
Sul forex, intanto, l’euro/dollaro ridiscende a quota 1,074 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale in area 147,3. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,1%) a 92,2 dollari e il Wti (+0,2%) a 89 dollari al barile.