Seduta mista per i principali listini asiatici dopo la chiusura positiva di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen segnano rispettivamente +0,1 e -0,1%, poco mosse come Hong Kong (0,0%). Giù invece il Giappone che scivola in coda con Nikkei a -1,7% e Topix a -1,5%.
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a +1,4%, lo S&P500 a +0,8% e il Dow Jones a +0,2%.
Sui mercati si rafforza l’aspettativa che la Banca del Giappone si stia avvicinando alla conclusione della sua politica basata sui tassi di interesse negativi, sebbene alcuni investitori non siano convinti che l’istituto apporterà questo mese cambiamenti significativi a livello monetario.
L’economia giapponese si è infatti contratta più del previsto nel terzo trimestre, con un Pil finale calato dello 0,7% t/t (preliminare e stima a -0,5%) suggerendo come la ripresa sia più fragile di quanto si pensasse e potrebbe dare ai funzionari motivi per ritardare la normalizzazione della politica.
Cresce intanto l’attesa per il job report statunitense che verrà diffuso nel pomeriggio e che potrebbe fornire nuove indicazioni utili a tracciare le prossime decisioni della Federal Reserve in vista soprattutto della riunione di settimana prossima ovvero l’ultima del 2023.
Sul forex, l’euro/dollaro ridiscende a 1,078 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen oscilla a 144,1. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+2,1%) a 75,6 dollari e il Wti (+2%) a 70,7 dollari.