Le borse europee accelerano a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano in frazionale rialzo.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,7% a 36.821 punti, bene come il Ftse 100 di Londra (+1,3%), il Dax di Francoforte (+1%), il Cac 40 di Parigi (+0,8%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,7%).
Metabolizzate, almeno per il momento, le recenti mosse di Trump e in un clima di rinnovata propensione al rischio, gli investitori tornano a concentrarsi sulle prospettive circa i tassi di interesse, la crescita economica e gli utili aziendali.
Lo sguardo si focalizzerà oggi, alle 13.00, sulla Banca d’Inghilterra che, secondo le previsioni, opterà per un taglio al costo del denaro da 25 punti base.
Ulteriori spunti sono attesi dalla trimestrali con i conti odierni di Amazon e dagli interventi di Christopher Waller e Lorie Logan della Federal Reserve.
Dall’agenda macro, a dicembre, le vendite al dettaglio nell’Eurozona sono diminuite dello 0,2% su base mensile, più del consensus (-0,1%) e dopo la variazione nulla di novembre (rivisto da +0,1%). Su base annua, hanno riportato un incremento dell’1,9%, accelerando, in linea con le attese, dal +1,6% del mese precedente (rivisto da +1,2%).
Nello stesso mese, gli ordini di fabbrica della Germania hanno registrato un incremento su base mensile del 6,9%, ben oltre le previsioni (+2,0%), dopo il -5,2% del mese precedente.
Focus, alle ore 14:30, negli USA, sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,036 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen oscilla a 152,6. Tra le materie prime, il petrolio accelera con il Brent (+0,8%) a 75,2 dollari al barile e il Wti (+0,9%) a 71,7 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund cala a 108 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,45%.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Buzzi (+2,8%), seguita da STM (+1,9%) e Banco BPM (+1,8%) mentre scivola in coda Diasorin (-0,9%), preceduta da Snam e A2A (entrambe -0,5%).
