A parità di perimetro di consolidamento, i conti del primo trimestre 2017 registrano un lieve aumento dei ricavi a 136,4 milioni (+0,4%), che media la flessione dei ricavi diffusionali, con l’incremento della raccolta pubblicitaria (+6,8%). Ebit in crescita del 10,2% a 9,7 milioni, mentre l’utile netto si attesta sui 5 milioni. A fine marzo il gruppo presenta disponibilità finanziarie nette per 29 milioni (+13,5 milioni rispetto ad un anno prima).
Il gruppo editoriale romano ha presentato i conti del primo trimestre dell’esercizio in corso chiuso con ricavi consolidati per 136,4 milioni, in lieve crescita (+0,4%) rispetto al dato pro-forma dell’analogo periodo 2016.
Nell’ambito del processo di integrazione con Itedi, il management ha riclassificato i dati del primo trimestre 2016 tenendo conto della cessione delle testate “Alto Adige”, “Il Trentino”, “Il Centro”, “La Citta di Salerno” e “La Nuova Sardegna”. Per tutte le testate è stata mantenuta la raccolta pubblicitaria in capo alla concessionaria A.Manzoni&C.
In dettaglio nei primi tre mesi del 2017 i ricavi diffusionali del gruppo sono scesi a 42,3 milioni, riportando un calo del 4,6% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente a perimetro omogeneo, mentre la raccolta pubblicitaria è cresciuta del 6,8%, riportando una flessione del 6,6% sui mezzi del gruppo ed un incremento significativo delle concessioni di terzi, grazie alle nuove concessioni di Radio Italia, La Stampa ed il Secolo XIX, per la pubblicità nazionale.
Per quanto riguarda i mezzi del gruppo la raccolta su stampa ha registrato un calo significativo (-10,4%), riflettendo l’andamento negativo del mercato dei quotidiani e dei periodici, che si è riflesso in particolare sul quotidiano nazionale, mentre i locali hanno mostrato una buona tenuta.
Grazie al contenimento dei costi operativi (-6,4%), l’Ebitda ha superato i 13 milioni (+6,5%), portando l’Ebit a registrare una crescita a doppia cifra del 10,2%, passando da 8,8 a 9,7 milioni, pari a 7,1% del giro d’affari complessivo (+60 basis point).
L’utile netto finale si è tuttavia attestato sui 5 milioni (-0,5 milioni rispetto ai dati pro-forma del primo trimestre 2016), dopo aver sostenuto oneri finanziari netti per 2,8 milioni (+86,7%).
A fine marzo la posizione finanziaria netta del gruppo è positiva per 29 milioni, in diminuzione dell’8,5% rispetto al dato di fine 2016, ma pari a quasi il doppio rispetto ai 15,5 milioni di un anno prima.
Il CdA prospetta che “l’integrazione con Itedi aprirà nuove opportunità su entrambi i fronti”. Il closing dell’operazione è previsto entro il 30 giugno prossimo.
Intorno alle 15:35 il titolo Gruppo Espresso scambia a Piazza Affari a 0,852 euro in rialzo dello 0,8% in un mercato in calo dello 0,6 per cento.