A dicembre, l’Indice destagionalizzato Markit sull’attività economica del settore terziario, che con una singola domanda chiede alle aziende campione di paragonare l’andamento dell’attività del mese in corso rispetto a quello precedente, è sceso a 52,3 punti rispetto al record su nove mesi registrato a novembre di 53,3 punti; deludendo le attese degli analisti che auspicavano un indice a 52,5 punti. Sale quindi a sette mesi l’attuale sequenza di crescita del terziario.
Nell’ultimo mese del 2016, l’attività economica del settore terziario in Italia ha continuato ad aumentare, anche se il tasso di crescita è rallentato rispetto a novembre e i livelli occupazionali del settore hanno misurato i minimi su tre mesi. Restano positive le prospettive di crescita a breve termine, con le aspettative sull’attività futura delle aziende leggermente migliorate, visto il nuovo forte incremento delle commesse e l’accumulo di lavoro inevaso. Allo stesso tempo, l’aumento più rapido dei costi gestionali è stato controbilanciato dall’ulteriore, ma più lento, calo delle tariffe medie applicate.
Il Pmi composto, che combina l’indice dei servizi con quello del manifatturiero, nel mese appena chiuso scende a 52,9 punti dai 53,4 segnati a novembre. Le attese degli analisti erano per una lettura dell’indice più alta a 53 punti. Il dato si mantiene sopra la soglia psicologica di 50 punti.