Utility – Settore stabile nell’ottava. Denaro su Hera (+4% s/s) in scia al Piano

Nelle ultime cinque sedute il Ftse Mib è sceso dello 0,9% rispetto alla chiusura dell’Epifania, appesantito da FCA e dal comparto bancario. Flat, invece, il settore delle utility e rinnovabili (-0,1% su base settimanale), mentre l’Euro Stoxx 600 Utilities ha segnato un +0,2% s/s.

Tra le Big Cap ha continuato la sua salita A2A (+3,1%), mentre sono rimasti invariati i corsi azionari di Enel, che settimana scorsa ha lanciato il suo primo green bond per complessivi 1,25 miliardi, con scadenza 2024 e cedola dell’1 per cento. Ha chiuso l’ottava in flessione di mezzo punto percentuale Italgas, il cui debutto sul mercato obbligazionario ha avuto grande successo: a fronte di un’emissione da 1,5 miliardi in due tranche da 750 milioni, con scadenza a 5 e 10 anni e cedola annua rispettivamente dello 0,5% e dell’1,625%, la richiesta è stata pari a 4,5 miliardi.

Fra le Mid Cap si è distinta la multi-utility bolognese Hera con un guadagno del 4% dopo il Piano Industriale al 2020 presentato lo scorso 11 gennaio. Nel dettaglio, l’Ebitda 2016 dovrebbe superare i 905 milioni dagli 884 milioni del 2015, fino ad arrivare a 1,08 miliardi nel 2020. In arco di piano l’EPS crescerà mediamente del 5% l’anno e il dividendo 2017 è stato alzato da 0,09 a 0,095 euro e a 0,1 euro dal 2019. Gli investimenti complessivi sono stimati pari a circa 2,5 miliardi in arco di piano. Previsto in riduzione il costo medio del debito dal 3,7% al 3,5 per cento. Inoltre Hera Ambiente ha firmato un accordo vincolante per acquisire Aliplast, operante in Italia nella raccolta e nel riciclo di rifiuti plastici; l’Enterprise Value dell’operazione è di circa 100 milioni.

Nel segmento delle Small Cap si segnala che Alerion Clean Power ha chiuso l’ottava a 2,95 euro (+0,7% s/s). Scade oggi, 16 gennaio 2017, alle ore 17:30, il periodo di adesione all’OPA totalitaria obbligatoria promossa da Eolo Energia, controllata da Edison, a 2,46 euro/azione.