Dal minimo intraday a 1,0341 registrato lo scorso 3 gennaio, il cambio EUR/USD ha effettuato un movimento ascendente che ha spinto i corsi sopra la soglia dell’1,07, con un guadagno quindi di oltre il 3,5% della moneta unica sul biglietto verde.
Lo strappo rialzista, registrato nella mattinata di oggi soprattutto a seguito delle parole del presidente eletto Donald Trump sull’eccessiva forza del dollaro statunitense, sembra in grado di proiettare il cambio EUR/USD verso la successiva resistenza a 1,08, con uno step intermedio in area 1,076.
In questo scenario, il target è individuabile in area 1,085 che coincide con il passaggio della media mobile a 100 sedute e con il minimo relativo registrato lo scorso 25 ottobre.
Ricordando l’importante riunione della Banca centrale europea di giovedì e la cerimonia d’insediamento dello stesso Trump di venerdì, non si può escludere un eventuale ritracciamento delle quotazioni dell’EUR/USD verso il supporto compreso tra 1,06 e 1,0590.
L’eventuale rottura del limite inferiore di questa area pregiudicherebbe il movimento rialzista partito a inizio anno, favorendo un rapido ritorno dei corsi verso la soglia di 1,04.