Fca – Nuove indagini sulle emissioni

Dopo le accuse in Usa e le tensioni tra Roma e Berlino, ora Fca è entrata nel mirino anche dell’Olanda. Secondo alcune indiscrezioni, infatti, l’autorità di vigilanza sul mercato dell’auto olandese avrebbe aperto un’indagine sul possibile uso di software truccati per passare i test sulle emissioni da parte del gruppo italo americano.

L’indagine riguarderebbe in particolare la Jeep Grand Cherokee. Modello che, insieme alla Dodge Ram, sarebbe al centro anche di una class action in Canada, avviata da 1.500 automobilisti.

Le richieste sarebbero per un risarcimento di 250 milioni di dollari, dopo che lo scorso 12 gennaio l’Epa ha notificato Fca per possibili violazioni delle norme sulle emissioni.

Commento:

Notizie negative per Fca che sta scontando i timori per l’insorgere di un possibile nuovo scandalo soprattutto in borsa. Il titolo a Piazza Affari, infatti, dal giorno in cui l’Epa ha notificato formalmente il gruppo lo scorso 12 gennaio, ha perso circa il 15 per cento.

Ogni azione contro la casa di Detroit parte dal presupposto che le autorità americane giudicheranno colpevole Fca di aver usato un cosiddetto “defeat device” per barare sulle emissioni, con ripercussioni per il gruppo che andrebbero al di là di un semplice richiamo.

Secondo gli analisti, però, questo rappresenterebbe il peggior scenario possibile , essendo inoltre concordi, facendo eco alle parole di Marchionne, sul fatto che il caso appare molto diverso dallo scandalo che ha travolto Volkswagen.

Resta comunque l’incertezza per una vicenda che è destinata a risolversi nel medio termine. Dallo scoppio del Dieselgate nel settembre 2015 e il patteggiamento della casa di Wolfsburg a inizio gennaio 2017, infatti, è trascorso poco meno di un anno e mezzo.

Un ulteriore fonte di preoccupazione, infine, riguarda il fatto che le indagini stiano coinvolgendo i suv e le Jeep, modelli al centro della strategia del gruppo per aumentare la propria marginalità e il cash flow.

Il titolo, comunque, non sembra risentirne al momento a Piazza Affari, avendo già scontato negli scorsi giorni le incertezze relative alla vicenda. Poco prima delle 10:00 le azioni del gruppo guadagnano l’1,8% a 9,1 euro, rispetto al -0,3% del Ftse Mib.