Mercati Asiatici – Cautela di fine ottava

Listini continentali in generale poco mossi con segni alternati che snobbano il dato del Pil cinese lievemente migliore delle attese e non approfittano di un tenue dietro front della Yellen che dichiara che l’economia a stelle e strisce non è cosi surriscaldata.

La seconda economia mondiale cresce al 6,8% nel quarto trimestre, un decimo superiore alle attese, mentre chiude allineata alle previsioni del 6,7% per l’intero anno precedente.

Il dato non sgombra le preoccupazioni sulla salute dell’economia cinese e compensa la notizia della vendita di titoli di stato americani da parte di Pechino nel mese di dicembre, la più massiccia dal 2011, per attenuare la discesa della valuta domestica. Il valore complessivo di Treasuries detenuto dalla Banca Centrale cinese è sceso per la prima volta al di sotto del trilione di dollari negli ultimi sei anni.

Tornando ai mercati, è proprio Shanghai l’indice più brillante in mattinata che realizza un guadagno dello 0,7%. Tra gli altri segni positivi vi sono solo Tokyo (+0,3%) e Taipei (+0,1%).

In calo, al contrario, Sidney (-0,7%) alla terza seduta consecutiva negativa, Giacarta (-0,6%), Seul, Hong Kong e Bombay tutte in ribasso dello 0,3%.

Valute sostanzialmente ferme nei principali cross, mentre tra le materie prime oro nero e giallo recuperano entrambi mezzo punto percentuale. Il greggio beneficia delle dichiarazioni dell’EIA che sostiene che nel corso dell’anno verranno effettuati nuovi tagli alla produzione mondiale.