Moda – Il womenswear in crescita per il terzo anno consecutivo (+2,3%)

Prenderà il via domani a Milano la settimana della moda femminile. Un comparto industriale che registra nell’esercizio 2016 un fatturato stimato pari a 13,074 miliardi, in crescita del 2,3 per cento. Uno sviluppo che conferma il trend positivo dell’ultimo triennio, seppure in leggero rallentamento rispetto al +2,5% registrato nel 2015 e nel 2014.

In aumento, secondo le stime diffuse da Smi Sistema Moda Italia (su dati Istat), anche il valore della produzione, che dovrebbe raggiungere i 7,8 miliardi (+1,9%), mentre l’export è atteso a 8 miliardi (+3,9%) e l’import a 4,3 miliardi (+0,3%). Positivo quindi il saldo commerciale pari a 3,7 miliardi.

In calo del 2,7% i consumi interni, compensati da una buona dinamica dell’export, in progresso del 3,2% sia nell’area europea, che in quella extra-Ue. Nel vecchio continente il principale mercato di sbocco della moda femminile italiana è la Francia con una quota pari all’11,5 per cento, in aumento del 4,4 per cento, seguita dalla Germania con un +5 per cento.

Per quanto riguarda i mercati extra-europei, rallentano sia gli Stati Uniti (-1,2%) sia Hong Kong (+6%), dopo essere cresciuti di oltre il 20% nel 2015. In recupero invece l’export verso la Russia, che nel 2016 torna sopra la parità (+0,6%), dopo il calo pari al 32,6% dell’anno precedente.

Bene anche Cina (+8,7%) e Giappone (+5,1%), a cui si affianca la Svizzera, che dopo un 2015 debole, ha riportato uno sviluppo del 6 per cento.

In termini di importazioni, si rileva la flessione pari al 12,2% della Cina, che rimane comunque il primo fornitore con una quota pari al 22,5 per cento, con un business superiore al miliardo.

Commento

Sulla base dei suddetti dati è quindi possibile affermare che, per quanto riguarda la moda donna, i riflettori resteranno accesi soprattutto in Europa. Anche l’Ad di Pitti Immagine, Raffaello Napoleone, ha sottolineato che “Quello da sempre visto come un territorio difficile ha ancora un ruolo chiave, dove persino l’import ha registrato una dinamica positiva, con crescite da Francia, Germania, Inghilterra e Est Europa e con un rallentamento dai mercati emergenti”.