Fincantieri – Vard, 4Q debole ma recupera dopo il piano industriale

Vard, controllata norvegese di Fincantieri, ha chiuso il quarto trimestre 2016 evidenziando netti segnali di miglioramento dei conti grazie all’implementazione del piano industriale, focalizzato principalmente sulla diversificazione di business e sulla razionalizzazione.

Infatti il portafoglio ordini di Vard è cresciuto di 411 milioni di nok nel quarto trimestre, portando il totale 2016 a 10,6 mld, livello maggiore sia del 2015 che del 2014.

I ricavi nel trimestre ammontano a 2.150 milioni di nok (-35% a/a). Questo è principalmente attribuibile ai livelli di attività inferiori nei cantieri europei derivanti dalla bassa assunzione di ordini nel 2015, e la chiusura di Vard Niterói in Brasile, dove il Gruppo ha cessato tutte le attività di costruzione navale. L’Ebitda si fissa a 67 milioni (+91% a/a), portando il margine al 3,1 per cento (+210 punti base a/a), beneficiando del positivo contributo di alcuni progetti navali in costruzione in Europa.

L’Ebit rimane in rosso a 14 milioni ma in forte progresso dal dato negativo di 67 milioni e la perdita d’esercizio è pari a 3 milioni vs i 92 del 2015. A pesare sono stati i costi di ristrutturazione per 29 milioni di NOK nel trimestre (un totale di 105 milioni di NOK a livello annuo). Questi sono stati sostenuti principalmente in relazione al trattamento di fine rapporto e dei pagamenti di legge per cassa integrazione legati alla cessazione delle operazioni a Vard Niterói.

Buona la generazione di cassa nel periodo passata dal rosso di 51 milioni del quarto trimestre 2015 ai 617 milioni attuali. Il cda non proporrà alcun dividendo all’assemblea