Sogefi – I risultati 2016 mostrano i frutti del piano di turnaround

Il gruppo ha archiviato lo scorso esercizio con risultati in netto miglioramento soprattutto a livello di gestione operativa, grazie anche alle azioni di contenimento dei costi. I ricavi sono cresciuti del 5% a 1,6 miliardi, sostenuti soprattutto dalle performance positive in nord America e in Asia. Forte sviluppo dei margini operativi, con l’Ebitda adjusted che segna un +15% e l’Ebit adjusted un +22 per cento. Il periodo si chiude con un utile netto di 9,3 milioni, rispetto agli 1,1 milioni del 2015. Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si riduce di oltre 20 milioni a 299 milioni, beneficiando della forte generazione di cassa.

Sogefi ha chiuso il 2016 con risultati in forte crescita, a dimostrazione dell’efficacia delle azioni di turnaround intraprese dal management per migliorare la redditività e la generazione di cassa.

Nel dettaglio, nel 2016 il gruppo ha realizzato ricavi per 1,574, milioni, registrando una crescita su base annua del 5% e del 9,8% a cambi costanti. Una dinamica sostenuta dal buon andamento in tutti i mercati in cui opera Sogefi ad eccezione del sud America, in calo del 7,1% ma in crescita del 15,8% a parità di cambi. Area che ha comunque evidenziato segnali di ripresa nel quarto trimestre, mostrando un incremento del 13,9 per cento.

Positive le performance soprattutto in nord America (+16,9%, +21% a parità di cambi) e in Asia (+25,6%, +30% a parità di cambi), mentre l’Europa ha registrato tassi di crescita più contenuti (+1,4%, +2,2% a parità di cambi).

A livello di singoli business, allo sviluppo del gruppo ha contribuito in particolare il settore Aria e Raffredamento, che ha segnato un aumento del 15,6% (+18,4% a cambi costanti), mentre i segmenti Sospensioni e Filtrazioni hanno risentito maggiormente dell’effetto cambi, registrando rispettivamente un +0,9% (+6,2% a cambi costanti) e un +1% (+6,7% a cambi costanti).

La dinamica del fatturato si è amplificata a livello di gestione operativa, grazie al piano di efficientamento e al contenimento dei costi. L’Ebitda adjusted è cresciuto del 15% a 158,8 milioni, con un’incidenza sui ricavi superiore al 10%, mentre l’Ebit adjusted è balzato del 22% a 90 milioni, con un ros del 5,7 per cento.

Il gruppo chiude il 2016 con un forte aumento dell’utile netto, passato da 1,1 milioni nel 2015 a 9,3 milioni, anche grazie a minori oneri finanziari netti e minori poste straordinarie e nonostante imposte non ricorrenti per 10,2 milioni. Il risultato ha inoltre beneficiato di proventi finanziari non ricorrenti per 6 milioni.

Nel 2016, inoltre, è stata molto buona la generazione di cassa, con un Free Cash Flow positivo per 31,2 milioni (21,9 milioni al netto degli oneri non ordinari) rispetto a un assorbimento di liquidità per 24,8 milioni nell’esercizio precedente, che includeva però 20,3 milioni di oneri garanzia di qualità prodotti.

Anche grazie a tale effetto, l’indebitamento finanziario netto, rispetto al 31 dicembre 2015, è diminuito di circa 23,3 milioni a 299 milioni.

Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, nel 2017 il management stima una crescita dei ricavi mid-single digit, sostenuta da una performance positiva in Cina e India e in misura minore dalla crescita in nord America e dalla ripresa attesa in sud America.

La società prevede inoltre di proseguire il percorso di incremento della redditività nonostante l’atteso aumento dei costi di ristrutturazione, con l’Europa che dovrebbe continuare a fornire il maggior contributo al miglioramento dei margini. Secondo il management, inoltre, la fusione tra Psa ed Opel potrebbe offrire nuove opportunità per Sogefi.

Infine, sul tema dei rischi per i claims della controllata Sogefi Air&Refroidissement France il management ha fatto maggiore chiarezza, esprimendo fiducia nell’essere interamente coperti. La vicenda dovrebbe risolversi nel medio lungo periodo e pertanto non avere impatti sul breve termine, con il focus che dovrebbe così concentrarsi più sul successo del piano di turnaround.

Risultati apprezzati anche dal mercato, con il titolo che dalla chiusura di lunedì 27 febbraio ha guadagnato oltre il 16% portandosi sui massimi di oltre un anno a 2,77 euro.