SAES Getters – Il business SMA Medical, forte crescita organica grazie al Nitinol

La SMA Medical Applications, area di business specializzata nella realizzazione di semilavorati e componenti a base di Nitinol per il comparto biomedicale, ha archiviato i primi 9 mesi del 2016 con una crescita a due cifre del fatturato a 46,3 milioni (+11,9%). Il segmento, guidato da Nicola Di Bartolomeo, continuerà a sorprendere anche nel 2017, beneficiando della forte domanda di Nitinol attesa nei prossimi mesi. Confermandosi così anche per il futuro uno dei principali catalyst per il titolo SAES in Borsa.

SAES Getters negli ultimi 24 mesi ha praticamente raddoppiato il proprio valore di Borsa, passando da poco più di 7 euro, agli attuali 13,6 euro (+91%). Un risultato che stacca l’indice small cap di circa il 91% e il Ftse Italia All Share di circa il 100 per cento. Tra i principali catalyst che possono spiegare tale performance, sicuramente troviamo la forte crescita realizzata dalla divisione Shape Memory Alloys, di cui il comparto delle SMA medicali rappresenta oltre l’85% del giro d’affari.

La SMA Medical Applications è una delle più recenti aree di business della multinazionale milanese che da oltre 70 anni rappresenta un’eccellenza tutta italiana nella metallurgia speciale e nella scienza dei materiali. Questa area di business, guidata da Nicola Di Bartolomeo, nasce a partire dal 2006 con una serie di acquisizioni nel settore della produzione e lavorazione del Nitinol. Materiale speciale che, in virtù della qualità di super-elasticità, ossia della capacità di tornare nella forma originaria dopo essere stato sottoposto a grandi deformazioni, trova molteplici applicazioni in campo medico. Le peculiarità di questa lega, infatti, intercettano e soddisfano perfettamente le caratteristiche richieste dalla chirurgia medica d’avanguardia, ovvero quella cosiddetta ‘minimamente invasiva’.

Un mercato di nicchia, per lo più americano, in cui SAES si è affermata come principale player, grazie alla propria integrazione verticale, che garantisce economie di scala e solide competenze produttive sull’intera filiera, oltre che un know-how molto forte. Queste caratteristiche hanno permesso a SAES di crearsi una reputation solida, consolidando la partnership di lungo periodo con i propri clienti. Il tutto, in un settore che non potrà che crescere nel futuro per motivi demografici, in quanto gli utilizzi principali in campo medico delle leghe a memoria di forma trovano applicazione su patologie più frequenti in età avanzata.

E tutto ciò trova conferma nei numeri espressi nel periodo 2013-2015. La divisione SMA Medical Applications infatti, che rappresenta circa il 35% delle sales consolidate, vanta un tasso di crescita medio annuo del fatturato a due cifre, pari a circa il 27,7 per cento. E anche il futuro dovrebbe mostrare tassi di crescita interessanti e superiori a quelli del mercato di riferimento.

Nicola Di Bartolomeo, responsabile dell’area di business SMA Medical Applications, ne illustra le priorità strategiche

Nicola Di Bartolomeo – responsabile dell’area di business SMA Medical Applications

“Continuare a sviluppare il know-how sul Nitinol, consolidare la leadership di mercato e mantenere allo stato dell’arte le nostre competenze produttive”. Sono queste le priorità strategiche della divisione SMA Medical Applications, evidenziate da Nicola Di Bartolomeo, responsabile di questa area di business.

“A seguito delle diverse acquisizioni effettuate nel settore del Nitinol -continua il numero uno della divisione – , abbiamo scelto di mantenere un focus molto stretto su questo materiale, procedendo allo sviluppo dell’integrazione verticale di tutta la filiera, al coordinamento dei vari impianti produttivi e allo sviluppo di un’offerta consistente”.

Gli sforzi effettuati in questo comparto sono stati più che ricompensati dai risultati, come testimoniano i tassi di crescita degli ultimi due anni, nettamente superiori a quelli del settore di riferimento dei dispositivi medicali. Risultati che, unitamente a quelli riportati dall’area di business SMA Industrial Applications, hanno rappresentato uno dei principali catalyst per il titolo SAES in Borsa.

Sviluppo in profondità sulle tre direttrici

Procediamo con ordine, focalizzandoci sulle tre priorità che hanno guidato il management a raggiungere i risultati del recente passato, e che si confermano strategiche anche per il futuro.

“La nostra strategia è semplice e si è delineata negli anni – sottolinea Nicola Di Bartolomeo. Ora dobbiamo sviluppare profondità contemporaneamente su queste tre direttrici: know-how; costi; capacità di offrire al cliente soluzioni tecniche appropriate. Dobbiamo continuare a lavorare su ciascuna di queste aree per mantenerci competitivi. L’execution sarà fondamentale”.

Nitinol – continuare a sviluppare il nostro know-how

Stent su arteria

Come tutti i business di nicchia e ad alto contenuto tecnologico, anche quello delle SMA Medicali, ovvero la produzione e la lavorazione del Nitinol, necessita di un focus costante su questa lega che ha proprietà molto particolari.

“Il Nitinol è un materiale speciale, dove c’è sempre da imparare. Per questo continuiamo ad investire nello sviluppo del nostro know-how cercando di sviluppare e migliorare ulteriormente un materiale che trova utilizzo nei dispositivi medici e che, dunque, ha requisiti di qualità molto elevati”. In questo business la partita si gioca soprattutto nella capacità di sviluppare materiali sempre più performanti.

Nitinol – un materiale “super-elastico”

Il Nitinol è una lega composta dal 50% di nichel e 50% di titanio, le cui proprietà sono uniche.

In particolare, come sottolinea il numero uno dell’area di business “la peculiarità del Nitinol è la super-elasticità, ovvero la capacità di tornare nella forma originaria quando sottoposto a deformazioni. Questo materiale può essere deformato più di altri metalli ma, una volta rilasciato, torna sempre alla forma originaria”. Una caratteristica – chiamata superelasticità- che ben si sposa con le necessità delle tecnologie mini invasive del comparto medicale e sulle quali torneremo a breve.

La divisione SMA Medical Applications copre a tutto tondo questa lega speciale poiché, come sottolineato da Di Bartolomeo “Noi siamo un produttore sia della materia prima, la lega in Nitinol, sia di componenti in Nitinol. In particolare, vantiamo una forte integrazione verticale lungo tutta la filiera di questo materiale. Caratteristica che rappresenta il nostro tratto distintivo oltre che un vantaggio competitivo”.

Infatti, come ricordano da Milano “noi partiamo dall’inizio della catena produttiva, ovvero compriamo nichel e titanio e, mediante fusione, produciamo i lingotti di Nitinol. Lingotti che, con operazioni complesse, convertiamo in prodotti di base quali fogli, tubi e fili di Nitinol; questi ultimi, a loro volta, vengono utilizzati per la produzione di componenti per dispositivi medicali”.

Consolidare la leadership di mercato

L’integrazione verticale è un forte vantaggio in questo business anche perché “ci permette di essere competitivi dal lato costi. In un mercato dove la pressione sui prezzi da parte dei grandi operatori del medicale è una costante, il nostro modello di business, che ci consente di essere presenti su tutta la filiera di lavorazione del Nitinol, ci permette anche un maggior controllo dei costi. Questo, anche grazie al fatto che il nostro assetto produttivo è costituito da fabbriche con missioni specifiche dove possiamo creare economie di scala e di know-how”.

“In coerenza con questa strategia produttiva – continua il manager – abbiamo recentemente deciso la chiusura di un piccolo impianto in Germania, con il trasferimento delle attività produttive in USA. Eliminazione di duplicazioni produttive e concentrazione della produzione in centri di eccellenza sono le ragioni di fondo”. Un’operazione di consolidamento che permetterà a SAES Getters di razionalizzare ulteriormente i processi produttivi che coinvolgono il Nitinol.

Potenziare le competenze produttive

Medical products

Strategico per la SMA Medical Applications sarà anche il potenziamento delle competenze produttive, al fine di offrire una gamma di prodotti più vasta possibile.

Come rammenta Di Bartolomeo “stiamo lavorando per mantenere l’eccellenza delle nostre competenze produttive. La produzione di componenti di Nitinol richiede un’ampia gamma di competenze produttive, e la nostra offerta ai clienti e’ la piu’ completa. Al tempo stesso dobbiamo assicurarci che il nostro know-how su ciascuna competenza critica sia mantenuto ai livelli più alti”. Per questo motivo, prosegue il numero uno dell’area di business “abbiamo fatto ad esempio investimenti importanti per la produzione a taglio laser, investendo su laser di nuova generazione. Apparecchi che ci permettono di lavorare micro componenti fondamentali nel settore neuro-vascolare, un segmento di mercato con grande potenziale”.

Dall’M&A alla crescita organica

Come nasce la divisione SMA Medical Applications?

Il primo passo fu compiuto nel 2006, quando SAES acquisì il primo 50% di una piccola società tedesca, Memory Metalle GmbH (poi rinominata Memry GmbH), che possedeva know-how nelle leghe a memoria di forma (SMAs) applicate al campo medicale.

Acquisizione dettata dall’interesse di SAES al Nitinol e alle sue caratteristiche. Il percorso di costituzione della divisione era tuttavia solo agli inizi e nel 2008 la multinazionale milanese acquisì negli Usa prima SAES Smart Materials e successivamente Memry Corporation. Successivamente, il management si è concentrato sullo sviluppo organico, ed, in particolare, sull’integrazione e rafforzamento del business della produzione e lavorazione del Nitinol.

Perché nel settore medico?

Tubes catheter

Il Nitinol è un materiale che trova nel comparto medicale una molteplicità di utilizzi e potenzialità e che sposa perfettamente il trend in atto di potenziamento della chirurgia minimamente invasiva. Il Nitinol, grazie alle sue proprietà uniche, abilita interventi meno invasivi rispetto a quelli chirurgici tradizionali.

Facciamo un esempio. Qualora si verifichino occlusioni arteriali, con compromissione del flusso sanguigno, la tecnica tradizionale rendeva necessario un vero e proprio intervento chirurgico: si prelevava da altre parti del corpo un vaso sanguigno sano e lo si connetteva a monte e a valle dell’occlusione, creando così un by-pass. Una metodologia che, se pur valida, presentava diverse criticità, oltre a quella di costringere il paziente all’anestesia totale. “Oggi, invece, come ricorda il numero uno della SMA Medical Applications, si pratica un’incisione dell’arteria in anestesia locale, si entra con un catetere e si porta lo stent in Nitinol, che è stato compresso nel catetere stesso, nella posizione desiderata. Lo stent – continua il manager – grazie alle proprietà di super elasticità del Nitinol, una volta rilasciato si auto espande e torna nella forma originaria, riaprendo l’arteria e ristabilendo il flusso sanguigno”.

Queste metodologie possono essere utilizzate in diversi tipi di interventi, come nel caso dell’aneurisma dell’aorta, malfunzionamenti delle valvole cardiache e nel settore neuro vascolare. Non solo, poiché il Nitinol trova tutta una serie di applicazioni anche in ambito ortopedico, ortodontico e oftalmico.

Un business di nicchia tutto americano

Il mercato del Nitinol è per lo più concentrato negli Usa. “I nostri clienti principali sono grandi società quotate americane che utilizzano i nostri componenti per realizzare dispositivi medicali”.

Infatti, continua il manager, “noi siamo produttori del materiale e di componenti in Nitinol. In particolare, siamo integrati verticalmente sul ciclo specifico della lega a memoria di forma in Nitinol e questo è il nostro tratto distintivo, oltre che vantaggio competitivo. Partiamo dall’inizio della catena produttiva, in altre parole dalla fusione del nichel e del titanio per la realizzazione dei lingotti di Nitinol”.

Gli impianti della divisione SMA Medical Applications fanno poi una prima lavorazione della materia prima, producendo fogli, tubi, e fili in Nitinol, i quali, a loro volta, sono utilizzati per la produzione dei componenti. Ad esempio, per fare uno stent si parte dal tubo di Nitinol e, tramite l’uso di un laser di altissima precisione e successive lavorazioni, si crea una rete metallica, ossia il componente.

Componente che poi viene venduto al cliente, che lo assemblerà per la realizzazione del dispositivo finale. Sempre a carico del cliente è il processo brevettuale, nonché quello di approvazione FDA e di immissione sul mercato.

Un business con lunghi cicli di vita e stabilità di prodotto

È interessante osservare come alcune delle dinamiche del settore dei dispositivi medicali portino ad un business con un buon grado di stabilità e con dei meccanismi di “lock in”.

Per gli aspetti legati al quadro regolamentare, specialmente americano, una volta che un cliente ha avviato la collaborazione con Memry Corporation, diventa spesso difficile e oneroso pensare di cambiare il fornitore, proprio perché in tal caso si dovrebbe passare per un nuovo processo di approvazione degli enti regolatori. Processo tanto più lungo, quanto maggiore è la classe di rischio del dispositivo medico. Ad esempio, l’introduzione nel mercato di un dispositivo di classe 3 (ossia la classe di rischio maggiore in accordo alla classificazione FDA) può richiedere dai tre ai cinque anni e investimenti ingenti prima di arrivare all’approvazione FDA.

Per questo, ci ricordano da Milano, “una volta che si ottiene la fiducia e la commessa dal cliente, si instaura un rapporto di cooperazione di medio lungo termine. Ma c’è molto di più, perché di lungo periodo è anche il ciclo di vita del prodotto che, una volta approvato, produce ricavi – e profitti – piuttosto stabili nel tempo e difesi come evidenziato dal quadro regolamentare”.

Un business con forti barriere all’ingresso: alti standard qualitativi e business capital intensive

Parlando di barriere all’ingresso, in primis troviamo il know-how “metallurgico” legato alla produzione del Nitinol. Un materiale difficile da gestire e lavorare e che presenta una serie di sfide particolari, a partire dai requisiti di purezza: il materiale non deve infatti contenere impurità, che potrebbero comprometterne le caratteristiche di fatica (ossia di resistenza). Inoltre la conoscenza del comportamento del materiale è chiave nella definizione del processo produttivo più idoneo per centrare specifiche spesso molto stringenti in termini di precisione e qualità.

Inoltre, rappresentano una barriera anche gli investimenti legati al processo produttivo. La fusione del materiale è sicuramente la parte di processo più capital intensive, ma anche le successive lavorazioni richiedono investimenti spesso significativi, specie se si vuole creare un’offerta di ampiezza significativa.

Infine, in un mercato dove i grandi produttori di dispositivi medicali si stanno concentrando e riducendo il numero di fornitori, la credibilità e la reputazione costruita negli anni sono barriere intangibili rilevanti che rendono difficile l’accesso a nuovi player.

Primi nove mesi 2016 – crescita a doppia cifra

Fonte: società; elaborazione: Market Insight.

Le scelte strategiche della divisione SMA Medical Applications hanno prodotto risultati eccellenti nel 2016. Il fatturato dell’area di business nei primi nove mesi dello scorso anno infatti ha registrato una crescita organica a doppia cifra (+12,1%), mentre considerando l’effetto cambio (-0,2%), le vendite totali sono aumentate dell’11,9%, passando dai 41,3 milioni nei primi 9 mesi del 2015 a 46,3 milioni nel medesimo periodo del 2016.

Risultato eccellente, che è frutto soprattutto dell’incremento delle vendite di componenti in Nitinol ad alto valore aggiunto, che hanno permesso anche una buona generazione di cassa.

Una crescita organica, specifica Di Bartolomeo, “che negli ultimi due anni è stata ottima, grazie alla materializzazione di alcuni progetti in incubazione e dal buon andamento di tutte le linee di business della filiera del Nitinol. Una crescita superiore a quella del mercato di riferimento (dispositivi medicali), che solitamente presenta un tasso d’incremento annuo delle vendite nel range del 3-6 per cento”.

Un futuro che non smetterà di sorprendere

Per quanto riguarda i prossimi anni, i tassi di crescita della divisione SMA Medical Applications dovrebbero continuare a sorprendere, rimanendo leggermente al di sopra rispetto alla crescita media del mercato di riferimento. Una crescita organica che dovrebbe attestarsi tra il 5 e il 7% annuo, beneficiando della domanda di Nitinol e dei componenti basati su questa lega.

Del resto, ci ricordano da Milano, “è un mercato che cresce sostanzialmente per ragioni demografiche, legato all’invecchiamento della popolazione. Parliamo ad esempio di interventi cardiovascolari e valvole cardiache, operazioni legate soprattutto all’età”.

Importanti saranno anche i mercati emergenti, dove gli interventi di chirurgia minimamente invasiva sono previsti in crescita con tassi interessanti, grazie al maggiore accesso della popolazione a tecniche sanitarie evolute.

Commento

Il business SMA Medical Applications ha mostrato nel triennio 2013-2015 un tasso di crescita medio annuo (Cagr) del 27,7%, di molto superiore rispetto a quello già interessante del gruppo SAES (+13,6%). Dinamica che ha portato, nello stesso periodo, ad un incremento dell’incidenza percentuale del fatturato SMA Medical Applications sulle vendite consolidate, passate dal 26,7 al 33,7 per cento.

Il management ha saputo cogliere le opportunità provenienti dal business del Nitinol, portando velocemente SAES a diventare un centro di eccellenza nella lavorazione della lega e nella realizzazione dei componenti, riuscendo così ad acquisire una importante reputation su cui fare leva anche nel futuro.

Il segmento di business SMA Medical Applications rappresenta un’area a forte crescita, che ha senz’altro contribuito alla performance borsistica dell’ultimo biennio del titolo SAES Getters.

Ricordiamo che nel periodo il prezzo dell’azione è praticamente raddoppiato, da poco più di 7 euro, agli attuali 13,6 euro (+91%), una sovra performance sull’indice Small-cap di circa il 90% e sul Ftse Italia All Share di circa il 100% per cento.

Fonte: Bloomberg

Il titolo continua a trattare a sconto sia a livello di P/E 2017 (16 volte) sia 2018 (12,4 volte) rispetto alla mediana storica 2011-2015 (33,1 volte). Dinamica che ritroviamo anche nel rapporto Ev/Ebitda, con il 2017 a 7,3 volte e il 2018 a 6,6 volte, contro la mediana storica di 7,53 volte (fonte: Bloomberg).

Gli importanti tassi di crescita attesi e passati, al contrario, ne giustificherebbero un premio. Secondo le stime degli analisti, l’Ebitda consolidato, infatti, dovrebbe attestarsi a 33 milioni nel 2016 (+12,2% a/a) e a 42 milioni nel 2017 (+27% a/a). L’utile netto è atteso a 12 milioni quest’anno (+36% a/a) e a 19 milioni il prossimo (+58% a/a).