Sul minimo relativo intraday dello scorso 21 novembre a 3,898 euro, le quotazioni del gruppo che gestisce la rete di trasmissione elettrica in Italia hanno avviato un deciso movimento rialzista, giungendo a ridosso della fondamentale resistenza statica posta a 4,50 euro e superando la media mobile a 200 osservazioni.
Fondamentale perché questo livello ha respinto i corsi di Terna per ben quattro volte alla fine dello scorso ottobre, una volta nella seduta del 21 febbraio e di recente nelle ultime tre giornate borsistiche. Il superamento di 4,50 euro, confermato in chiusura di seduta, rappresenterebbe un segnale positivo in quanto consentirebbe la ripresa del sopracitato uptrend con un primo obiettivo individuabile poco sotto quota 4,65 euro, al di sopra del quale il successivo target è posizionato a 4,78 euro.
Segnale di debolezza, in un’ottica di breve periodo, il ritorno di Terna sotto la media mobile a 200 sedute, attualmente in transito a 4,45 euro, dato che le quotazioni potrebbero ritornare velocemente poco sotto 4,39 euro, al di sotto del quale il livello da monitorare è quota 4,325 euro.
