A piccoli passi si sta definendo il quadro degli elementi necessari alle autorità europee per dare il loro via libera alla ricapitalizzazione di Mps. L’ultima notizia è la conclusione dell’ispezione in luogo della vigilanza della Bce sui crediti al Monte dei Paschi di Siena, iniziata lo scorso maggio e terminata a febbraio.
La notizia è contenuta nella relazione al bilancio messa a disposizione da oggi dalla banca senese. Nel documento l’istituto evidenzia che l’ispezione ha riguardato la classificazione dei crediti, i livelli di copertura e la valutazione delle garanzie dei crediti deteriorati, con riferimento alla data del 31 dicembre 2015. Non ci sono dati, invece, sull’esito di tale esame, che servirà anche per valutare la solvibilità della banca senese. A proposito di tale ispezione erano uscite, di recente, alcune indiscrezioni sulla particolare severità dell’analisi.
In ogni caso, il giudizio finale, secondo quanto riportato nel documento, non è ancora noto neppure all’istituto guidato da Marco Morelli. “Gli esiti finali dell’On Site Inspection saranno inoltre considerati dall’autorità ai fini della valutazione di solvibilità della Banca”, si legge nella relazione di Mps.
Come rilevato a proposito del nuovo piano industriale, Mps aveva rilevato lo scorso 28 novembre che il business plan “non considera gli impatti negativi che potrebbero derivare dall’ispezione in corso da parte della Bce che potrebbe portare a richieste di un incremento delle rettifiche e/o dei relativi accantonamenti e, quindi, spiegare effetti negativi rilevanti sulla situazione patrimoniale, economica e/o finanziaria della Banca e/o del Gruppo”.
Intanto oggi a Bruxelles il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan incontrerà la commissaria europea alla concorrenza Margrethe Vestager per discutere prevedibilmente le richieste di ricapitalizzazione precauzionale di Mps e quelle delle due banche venete, Popolare Vicenza e Veneto Banca.