Astaldi – Si rafforza sui fondamentali

Astaldi chiude il 2016 in linea con gli obiettivi economici e finanziari del gruppo. I ricavi, in forte crescita, ammontano a circa 3 miliardi (+5,2%), mentre l’Ebitda, pari a 380 milioni, cresce del  6,9%, con la redditività stabile al 12,6 per cento. L’Ebit adjusted migliora di ben il 14,9% a 318 milioni. L’indebitamento finanziario netto è a 1.089 milioni. Il titolo dalla pubblicazione dei risultati guadagna circa il 5% e sui multipli rimane a sconto sia sul P/E che su Ev/Ebitda.

Astaldi chiude il 2016 con risultati economici in crescita e centrando la guidance societaria. E del resto, come dichiarato nel primo semestre dal management, la seconda metà dello scorso anno era attesa in forte crescita grazie alle diverse commesse entrate in produzione.

Fonte: società; elaborazione: Market Insight

Il portafoglio ordini in esecuzione cresce del 9% a 19,5 miliardi (17,8 miliardi a fine 2015), con il contributo di oltre 4,5 miliardi di nuovi ordini e a fronte di 3 miliardi di produzione. Le nuove commesse sono riconducibili per il 26% all’Italia e per il restante 74% all’estero. Il book to bill è a 1,26 volte. Il portafoglio ordini totale è pari a oltre 27 miliardi, che includono circa 8 miliardi di ordini potenziali.

Il fatturato cresce del 5,2% a 3.004 milioni. L’aumento dei ricavi è principalmente attribuibile al buon andamento delle commesse in Europa (Turchia, Russia, Polonia, Romania), America (Canada, Stati Uniti, Cile) e Maghreb (Algeria); l’Italia si mantiene su livelli stabili rispetto al precedente esercizio. In particolare, i dati di periodo registrano l’accelerazione delle attività del Gruppo a seguito della consegna di opere di rilievo internazionale, come il Terzo Ponte sul Bosforo e il Ponte sulla Baia di Izmit in Turchia e, in Italia, la Scuola dei Marescialli di Firenze (tra le maggiori opere di edilizia militare in Europa).

L’Ebitda è pari a 380 milioni (+6,9% a/a), e la redditività si fissa al 12,6% (+20 punti base). L’Ebit adjusted ammonta a 318 milioni (+14,9% a/a) e il Ros si colloca al 10,6 per cento. L’utile netto ammonta a 72 milioni, in calo dagli 81 milioni del pari periodo del 2015 e risente di circa 25 milioni di una posta straordinaria per attività operative cessate, riferita agli oneri legati all’incasso a pronti, nonché ai costi di vendita sostenuti circa la cessione di Re.Consult Infrastrutture.

L’indebitamento finanziario netto nel periodo è pari a 1.089 milioni, contro 988 milioni del periodo precedente, registrando un miglioramento di quasi 300 milioni nel 2° semestre. Questa dinamica è frutto delle dismissioni effettuate nel corso dell’anno, ma anche del già segnalato positivo andamento del capitale circolante registrato nella seconda parte dell’anno.

Il rapporto debt/equity si attesta a 1,5x, mentre il corporate debt/equity (che esclude la quota dell’indebitamento relativa alle attività in concessione, in quanto per sua natura autoliquidante) è pari a circa 0,9x.

Commento

Astaldi negli ultimi 12 mesi ha guadagnato circa il 60% passando da circa 3,9 euro a 6,2 euro, sovraperformando il Ftse mid cap del 40,2 per cento.

Fonte: Bloomberg

Come si evince dal grafico sopra riportato, dove compare in rosso la forza relativa tra il titolo Astaldi e l’indice Ftse Italia mid cap, i prezzi dell’azione hanno cominciato la sovraperformance mostrando maggiore forza relativa proprio a partire da metà novembre. Data della pubblicazione dei risultati del terzo trimestre 2016 che oltre ad essere migliori delle attese di mercato e mostrare tutti i principali aggregati economici in crescita a doppia cifra, hanno evidenziato una riduzione di 150 milioni dell’indebitamento finanziario netto. Un risultato che ha dato il via ai forti acquisti.

E che il mercato abbia apprezzato i risultati raggiunti dal management a novembre lo dimostra anche il forte calo delle posizioni short passate da oltre il 7% del capitale di ottobre (con 7 operatori) all’attuale 3% con soli 3 operatori con posizioni nette corte.

Il titolo è anche a sconto sui principali multipli sia equity side che asset side. Astaldi tratta P/E 2017 a 5,6 volte e 2018 a 5,1 volte contro 15,4 e 14,8 volte dei peers. L’Ev/Ebitda di quest’anno è a 5,7 volte e 5,6 quello del prossimo (vs rispettivamente 7,9 e 7,7 volte dei comparables). Va detto però che lo sconto sull’Ev/Ebitda è dovuto anche all’elevato indebitamento finanziario netto.