B&C Speakers – Un’eccellenza italiana anche nei numeri

Il gruppo ha chiuso il 2016 con il record storico del fatturato e si prepara a proseguire nel suo percorso di crescita, mantenendo costante l’attenzione all’efficienza operativa che ha consentito di raggiungere una redditività di eccellenza. Il tutto in uno scenario che si conferma positivo in tutti i mercati di riferimento, per un gruppo dall’ampio respiro internazionale che si aspetta notevoli risultati dalla divisione Sicurezza, nuova area di business dalle grandi potenzialità di cui il gruppo possiede già il know-how necessario per accettare questa sfida.

B&C Speakers, società attiva nel settore della produzione di trasduttori elettroacustici ad uso professionale, si è lasciata alle spalle un 2016 più che buono, chiudendo l’esercizio con il record storico dei ricavi oltre i 38 milioni e con una crescita dei margini operativi a doppia cifra che ha garantito un ulteriore sviluppo della redditività già superiore al 20 per cento.

Ed ora il gruppo si prepara a proseguire il percorso di crescita intrapreso negli ultimi decenni puntando su una maggiore penetrazione del canale distributivo e su un miglioramento dell’efficienza produttiva, anche grazie ai vantaggi offerti dall’innovazione dell’industria 4.0.

Un percorso che dovrebbe beneficiare del buon andamento in tutti i mercati di riferimento e che dovrebbe avvenire sostanzialmente a parità di struttura e senza un significativo aumento dei costi fissi, non intaccando dunque gli elevati livelli di marginalità del gruppo.

Il tutto senza contare i benefici fiscali in termini di utile netto derivanti dal decreto “Patent Box” e il contributo della nuova divisione Sicurezza, da cui il gruppo si attende di generare notevoli ritorni già a partire da quest’anno.

Risultati e prospettive apprezzati anche dal mercato, che ha portato il titolo ad aggiornare a ripetizione il proprio massimo storico con un balzo da inizio anno superiore al 50% e una sovra performance rispetto al Ftse Italia Star di oltre il 30 per cento.

Lorenzo Coppini, Ad di B&C Speakers, illustra le priorità strategiche

Lorenzo Coppini – Ceo di B6C Speakers

“Proseguire il percorso di crescita intrapreso negli ultimi decenni puntando ad aumentare le vendite nel canale della distribuzione, migliorando l’efficienza produttiva e sfruttando i vantaggi offerti dalle tecnologie della fabbrica 4.0”.

Sono queste, come spiega l’amministratore delegato di B&C Speakers Lorenzo Coppini, “le priorità strategiche a cui stiamo lavorando per aumentare il nostro fatturato e migliorare ulteriormente i margini operativi”.

Il tutto senza dimenticare le buone prospettive del segmento e-commerce e le grandi potenzialità della nuova divisione Sicurezza, in un percorso che avverrà ”sostanzialmente a parità di struttura e senza un significativo aumento dei costi fissi”.

Aumentare il grado di penetrazione sul canale della distribuzione

“La distribuzione rappresenta sicuramente il primo tassello su cui vogliamo costruire la crescita di quest’anno” afferma il Ceo. “Abbiamo sempre lavorato con grossi clienti di tipo industriale, gli Oem, con cui negli anni abbiamo consolidato un rapporto robusto che è stato alla base del nostro successo, trascurando il canale distributivo che attualmente rappresenta circa il 20% del nostro fatturato”.

Il gruppo toscano, operando in un mercato di nicchia da circa 200-300 milioni a livello globale, fino ad ora ha infatti basato la propria attività su prodotti personalizzati per clienti nel segmento Oem. “Ora però abbiamo le risorse necessarie per aumentare la nostra esposizione verso realtà più piccole che tipicamente comprano la merce dai distributori”.

Gli sforzi della società nel 2017 si concentreranno dunque verso una clientela tipicamente B2B, in cui la personalizzazione è stata tra i principali punti di forza del gruppo negli ultimi 20 anni, verso interlocutori di dimensioni più ridotte interessati a prodotti più standardizzati.

“Un segmento, quello distributivo, che chiaramente offre margini più elevati e che non necessita di un incremento dei costi di struttura, garantendo quindi un ulteriore sviluppo della redditività” già su livelli di eccellenza e superiore al 20 per cento.

Maggiore efficienza produttiva per ridurre i tempi di consegna

Per aumentare la penetrazione nel segmento della distribuzione il tempo di consegna diventa una variabile essenziale, dovendo garantire la disponibilità della merce sugli “scaffali”.

“Attualmente, dal momento dell’ordine alla consegna del prodotto non siamo mai riusciti a scendere sotto le sei settimane, un orizzonte temporale che per questo tipo di mercato è troppo lungo”. Sul fronte del business, quindi, la principale sfida che B&C Speakers si trova a dover affrontare è quella di riuscire a spingere su un maggior efficientamento produttivo dello stabilimento, al fine di ridurre il tempo delle consegne.

Una riprogettazione della supply chain che non prevedrà necessariamente un ampliamento della gamma prodotto e che non dovrebbe avere un impatto significativo sul circolante, dato che l’eventuale aumento di quest’ultimo dovrebbe essere limitato grazie ad una maggiore rotazione del magazzino.

“Attualmente disponiamo di 1.500 codici di prodotto finito, di cui intendiamo individuarne circa 30 da rendere disponibili in tempi più brevi in modo da veicolarli verso il canale distributivo”.

Le potenzialità della fabbrica 4.0

I vantaggi offerti dalle tecnologie dell’Industria 4.0 sono uno degli elementi su cui B&C Speakers intende puntare per raggiungere l’obiettivo di maggiore efficienza produttiva. “Abbiamo in atto un programma di revisione della fabbrica per spostarci in questa direzione” conferma il manager.

Investimenti che permetteranno un risparmio di costi, con conseguente impatto positivo sui margini, oltre ad una maggiore fidelizzazione del cliente.

“Da una parte stiamo pensando a un incremento dell’automazione, individuando alcune fasi del processo produttivo che potrebbero essere svolte in modo completamente automatico. Dall’altra stiamo valutando la possibilità di equipaggiare i nostri prodotti con dei dispositivi attivi, in quanto vorremmo prolungare la uniformità delle prestazioni dell’altoparlante”.

Degli accessori quindi per allungare la vita utile del prodotto, lavorando anche sulla ricerca di materiali migliori e sempre più affidabili nel tempo, stando comunque attenti al rapporto costi-benefici.

“Nuovi materiali, infatti, comportano costi maggiori e il mercato non è ancora pronto ad accettare un incremento dei costi, ma preferisce mettere in conto la sostituzione del prodotto. Viceversa, stiamo lavorando sulla possibilità di alloggiare all’interno degli altoparlanti dei sensori per avere in tempo reale una serie di informazioni per correggere eventuali difetti”.

Una nuova sfida: la divisione Sicurezza

Un discorso a parte è rappresentato da un nuovo settore in cui il gruppo intende entrare a partire da quest’anno. “È in corso da anni un’accelerazione in ambito della sicurezza autostradale e ferroviaria, anche a seguito di normative più stringenti, attraverso sistemi acustici che devono essere dotati di sistemi di riproduzione vocale”.

Un segmento che sta conoscendo una grande evoluzione e previsto in forte espansione, da cui B&C Speakers si aspetta di poter generare grandi risultati, anche in considerazione del fatto che il gruppo possiede già il know-how necessario per accettare questa sfida.

Una divisione con grande potenzialità su due livelli: “guardiamo molto agli Stati Uniti, che rimane il mercato più robusto al mondo e dove abbiamo una serie di collaborazioni anche in settori diversi dal nostro, come ad esempio l’ambito militare. Di grande interesse però resta anche l’Europa, che sta diventando sempre più importante per questo business a causa dell’introduzione di normative sempre più stringenti”.

“Abbiamo ricevuto una serie di input nel corso degli ultimi anni e abbiamo deciso di intraprendere questa strada, accorgendoci che poteva essere allargata anche a dispositivi di sicurezza non solo in ambito acustico ma anche in ambito visivo”.

Il gruppo ha già depositato infatti i brevetti sia per l’avvisatore acustico per galleria (denominato “safevoice”) sia per il prodotto illuminotecnico per gallerie (denominato “Tunneled”) ed ha avviato la commercializzazione di entrambi.

Il “Patent Box”

Un’ulteriore spinta ai risultati dovrebbe poi arrivare dalle agevolazioni fiscali previste dal “Patent Box”, un decreto che introduce una tassazione agevolata sui redditi derivanti dall’utilizzo di opere dell’ingegno, brevetti e marchi.

Come ha confermato il Cfo della società Simone Pratesi “abbiamo in corso un’application sul konw how e sul brand, che dovrebbe portare a una riduzione della tassazione nell’ordine del 5-10% annuo già a partire da quest’anno”.

In aggiunta “abbiamo fatto domanda per ottenere delle agevolazioni sui brevetti depositati poche settimane fa, che porteranno a una detassazione del 50% al 12% sui ricavi derivanti da tali prodotti”.

Dato il volume d’affari consistente che il gruppo stima di raggiungere attraverso i nuovi prodotti brevettati della divisione Sicurezza, tali agevolazioni dovrebbero quindi tradursi in una significativa ulteriore riduzione del tax rate con conseguenti benefici in termini di utile netto.

I risultati 2016

Lo scorso anno B&C Speakers ha registrato una crescita dei ricavi del 5% a 38,4 milioni, superando per la prima volta nella storia aziendale il valore di 38 milioni grazie soprattutto all’ulteriore accelerazione nel terzo e quarto trimestre.

L’incremento del fatturato si è tradotto in un più che proporzionale aumento dei margini operativi, cresciuti a doppia cifra con un ulteriore sviluppo della redditività. In particolare, l’Ebitda è cresciuto del 10,6% a 9,4 milioni, con un’incidenza sui ricavi del 24,3% (+120 basis point), mentre l’Ebit ha segnato un +12,9% a 8,5 milioni, con un ros del 22,1% (+140 basis point).

L’esercizio si è chiuso con un balzo dell’utile netto del 25,6% a 6,3 milioni, beneficiando anche del contributo della gestione finanziaria che ha apportato 0,4 milioni, rispetto ai -0,2 milioni del 2015. Tale risultato deriva da una gestione valutaria efficace e dalla buona performance del portafoglio titoli, dove è stata investita la liquidità disponibile.

Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta risulta positiva per 7 milioni, in aumento di circa 5,5 milioni rispetto al 31 dicembre 2015 anche grazie al flusso di cassa della gestione operativa di 8,5 milioni.

Il CdA proporrà all’assemblea la distribuzione di un dividendo ordinario di 0,4 euro, in aumento rispetto agli 0,35 euro dell’anno precedente, con data di stacco della cedola il prossimo 2 maggio e pagamento il 4 maggio.

In virtù degli ottimi risultati ottenuti, il Consiglio ha inoltre proposto lo stacco di un dividendo straordinario di 0,6 euro.

Un gruppo dalla forte vocazione internazionale

I risultati 2016 hanno confermato il forte respiro internazionale del gruppo, con le esportazioni che hanno superato il 90% del fatturato totale in linea ai livelli raggiunti nel 2015.

In particolare, la crescita dello scorso esercizio è stata trainata dall’Europa, che ha segnato un balzo del 19% a 17,4 milioni confermandosi il mercato di riferimento del gruppo con un peso del 45% sul giro d’affari complessivo.

Positivo anche il contributo del nord America, che ha proseguito il trend di crescita registrando un +13% a 6,8 milioni, pari a circa il 18% del fatturato totale.

Diminuisce invece il giro d’affari in Asia, per effetto di normali fluttuazioni del mercato dopo la forte crescita registrata nel corso degli anni passati. Nel 2016 i ricavi sono scesi del 12% a 8,1 milioni, pari a circa il 21% del totale, mostrando comunque un netto recupero nel secondo semestre che consente di essere fiduciosi per il prossimo futuro, anche grazie allo sviluppo che sta conoscendo il settore della riproduzione della musica dal vivo.

In calo, infine, anche il sud America, che segna un -9% a circa 6,1 milioni per effetto principalmente della crisi del mercato brasiliano.

I target 2017-2018

Nel prossimo biennio è atteso un ulteriore sviluppo dei principali aggregati economici, anche se a tassi inferiori rispetto al recente passato indicando una fase di consolidamento.

I ricavi dovrebbero raggiungere nel 2018 i 42 milioni con un cagr 2016-2018 del 4,6%, a cui dovrebbe comunque corrispondere un ulteriore incremento dei margini grazie a una crescita che avverrà sostanzialmente a parità di struttura.

L’Ebitda è infatti previsto in aumento con un tasso di crescita medio annuo dell’8,2% fino a raggiungere gli 11 milioni nel 2018, con un’incidenza sui ricavi che dovrebbe superare il 26 per cento. L’Ebit, invece, dovrebbe attestarsi nel 2018 a 11 milioni, con un cagr dell’8,5% e un ros di circa il 24 per cento.

Da sottolineare inoltre che dalle stime manca il contribuito della sopracitata nuova divisione “Sicurezza”, di cui si avranno numeri più chiari verso la metà di quest’anno.

Ulteriore sviluppo dei margini ben al di sopra del 20%

Le curve esposte nella tabella sottostante mostrano l’evoluzione degli indicatori reddituali e mettono in luce un ulteriore miglioramento della marginalità, che dovrebbe mantenersi ben al di sopra del 20 per cento.

In particolare, l’Ebitda margin è previsto in costante sviluppo, superando nel 2018 la soglia del 26% con un incremento di circa 340 basis point rispetto al 22,8% del 2014.

Una dinamica che dovrebbe ripetersi anche a livello di ros, stimato nel 2018 in crescita rispetto al 2014 di 360 basis point al 23,8 per cento.

Lo scenario e le aspettative dei prossimi 18-24 mesi

“Il nostro mercato è condizionato molto da due fattori: in primis dal settore della riproduzione della musica dal vivo e in secondo luogo da come si muove il real estate, soprattutto il segmento dell’ospitalità”.

Per quanto riguarda la riproduzione della musica dal vivo, il settore sta conoscendo un’ulteriore fase di sviluppo, registrando tassi di crescita positivi. E ciò anche alla luce della dinamica evolutiva settoriale, sempre più orientata verso i concerti.

“Ormai gli artisti guadagnano principalmente dagli eventi dal vivo, che rappresentano il nostro principale mercato e che è stato il driver principale della nostra crescita negli ultimi 10-15 anni. Tale tendenza sta conoscendo un forte sviluppo soprattutto in Asia, permettendoci un’accelerazione anche in tale area”.

A proposito del settore immobiliare, invece, “il settore ha conosciuto una ripresa soprattutto in Usa dopo un periodo difficile, anche se rimane un mercato di difficile lettura perché è distante dal nostro core business e dai nostri clienti”.

Il real estate interessa infatti B&C Speakers soltanto in maniera “indiretta”, in quanto i prodotti del gruppo sono venduti ad impianti per alberghi e infrastrutture, che ovviamente dipendono dal mercato immobiliare.

La tendenza appare comunque positiva in quanto “stiamo assistendo a una dinamica di aziende europee nostre clienti che stanno conquistando gli Stati Uniti”.

Multipli – Tratta a premio, ma senza includere la divisione Sicurezza

Da un’analisi sui multipli emerge che B&C Speakers tratta leggermente a premio rispetto alla mediana dei peers, dell’1,6% sul P/E 2017 e del 7,2% sul P/E 2018. Da considerare però che il titolo da inizio anno è cresciuto molto (oltre il 50%), mentre l’eps non è ancora salito di pari passo data l’assenza nelle stime future dei potenziali utili generati dalla nuova divisione “Sicurezza”, oltre ai benefici derivanti da una minor tassazione in conseguenza al decreto “Patent Box”.

Le attese del mercato sono dunque per una crescita sostenuta, mentre manca un raffronto numerico sul potenziale incremento dei profitti non essendoci ancora le stime riguardanti le nuove iniziative. Discorso analogo vale per l’EV/SALES, che tratta a premio del 14,8% nel 2017 e del 20% nel 2018.

Da sottolineare inoltre che grazie alla decisione di distribuire un dividendo straordinario di 0,6 euro, il dividend yield complessivo è dell’8,4%, con la parte ordinaria che conta per il 3,4 per cento.

Borsa – Titolo sui massimi storici

B&C Speakers ha chiuso la seduta di ieri a 12,29 euro, aggiornando nuovamente il proprio record storico dopo aver guadagnato oltre il 21% nell’ultima settimana e sovraperformando il Ftse Italia Star di oltre il 18 per cento.

Una sovraperformance che si ripete anche da inizio anno, con un rialzo di oltre il 54% rispetto al +20% circa del Ftse Italia Star. Il titolo, infatti, dalla pubblicazione dei risultati 2016 lo scorso 20 marzo ha accelerato ulteriormente il forte trend rialzista di cui è stato protagonista nei primi tre mesi del 2017.

Una dinamica principalmente legata ai buoni fondamentali del gruppo, che ha chiuso il 2016 con ricavi record, e alle prospettive di crescita garantite dalle nuove iniziative intraprese dal management.

Estendendo l’orizzonte temporale agli ultimi cinque anni, si nota che il titolo ha praticamente triplicato il proprio valore, crescendo a un ritmo superiore rispetto al mercato e andando di pari passo alla crescita dei risultati conseguiti dal gruppo.