Rispettando le attese è arrivata oggi la bocciatura ufficiale dall’Antitrust Europeo alla fusione da 29 miliardi tra Deutsche Boerse, la società di gestione della Borsa tedesca, e la britannica London Stock Exchange (Lse).
Lse e l’autorità europea non hanno trovato una soluzione condivisa dopo che la società britannica a fine febbraio aveva rifiutato ufficialmente di cedere la quota di controllo di Mts (la piattaforma italiana di trading su bond governativi e strumenti a reddito fisso), ottemperando così alla richiesta dell’antitrust europea.
La sopracitata richiesta dell’autorità europea scaturiva dal timore che l’unione delle due piattaforme avrebbe creato un monopolio di fatto nei mercati degli strumenti di clearing sul reddito fisso.
Quindi, per le due società si prospetta un futuro stand alone che tuttavia non le coglierà impreparate. Ad inizio marzo, infatti, il Ceo di Deutsche Boerse, Carsten Kengeter, che aveva dichiarato: “Come gruppo ci sentiamo molto preparati per il futuro”, aveva fatto seguire un commento sulla decisione di Lse: “Per me è inutile speculare sulle ragioni che ci sono state dietro la decisione del nostro partner per la fusione”.