Mercati USA – Finale senza emozioni

Terminano con un frazionale segno positivo i quattro listini principali, mentre il VIX accelera guadagnando nove punti percentuali oltre quota 14 punti.

La crisi geopolitica siriana e coreana, associata all’avvicinarsi delle elezioni politiche francesi inspirano prudenza tra gli investitori a stelle e strisce.

E’ ancora il settore energetico il protagonista che registra un avanzamento dello 0,8%, in virtù del nuovo balzo del petrolio che sale a 53,1 dollari al barile in seguito ad alcune complicazioni nella produzione del greggio libico.

Wall Street rimane insensibile alla dichiarazione della Yellen che, parlando all’Università del Michigan, ripete che la crescita economica è solida e non ci sono motivi per i quali la Fed debba rallentare od accelerare il ritmo di rialzo dei tassi di interesse. La Banca Centrale sembra soddisfatta della situazione generale, malgrado il Pil si attesti al di sotto del 2% negli ultimi anni.

Secondo la Chairman, l’inflazione è sotto controllo sebbene il mercato del lavoro con tasso di disoccupazione al 4,5% sia ormai in piena occupazione e rischia di provocare in futuro pressioni sui salari.

Mercato del reddito fisso con poche variazioni con il Tbond americano che guadagna due basis points al 2,36%.