Dallo scorso 6 aprile le quotazioni del gruppo che gestisce la rete di trasmissione elettrica in Italia oscillano tra la resistenza statica posizionata 4,714 euro e il supporto individuato a quota 4,612 euro. Questa stretta fase laterale segue un movimento rialzista avviato con decisione da Terna sul minimo relativo intraday dello scorso 30 gennaio a 4,03 euro e potrebbe essere interpretata come una necessaria pausa per consentire, con basi più solide, un’eventuale ripresa del trend ascendente.
Da segnalare che il trading range in esame si è sviluppato nelle stesse due settimane in cui Piazza Affari è stata particolarmente debole.
A questi livelli, l’eventuale apertura di una posizione long sui titoli della società guidata da Matteo Del Fante è quindi subordinata al superamento, confermato in chiusura di seduta e con volumi in aumento, della resistenza posta a 4,714 euro con un primo obiettivo a quota 4,778 euro e un secondo individuabile in area 4,86 euro.
Lo scenario negativo, invece, si potrebbe materializzare soltanto il cedimento del supporto statico e dinamico in area 4,61 euro, dato che si avrebbe la rottura al ribasso del canale laterale di brevissimo periodo, ma anche della trend line ascendente tracciata sul bottom relativo di fine gennaio. Sotto 4,61 euro le quotazioni di Terna potrebbero scivolare fino al target ribassista individuato a quota 4,45 euro, con uno step intermedio a 4,55 euro.
