Mercati – Strappo del comparto bancario dopo elezioni francesi

Piazza Affari apre con un gap rialzista circa del 2,4% (sarebbe +2,9% aggiustando per il -0.5% dovuto allo stacco dividendi) e intorno alle 10.00 segna il +3,3% a 20.383,67 punti, dopo l’apertura ritardata per eccesso di rialzo di Unicredit.

Una performance naturalmente tutta legata alle elezioni francesi che scongiurano il rischio di un ballottaggio per  le presidenziali francesi tra i due candidati delle forze populiste anti-euro. Per approfondimenti vedi editoriale: Buone notizie dalle elezioni in Francia, Piazza Affari pronta al rimbalzo.

Piazza Affari è la migliore tra le borse europee, subito dietro il Cac 40, la Borsa parigina (+3,7%). Bene anche l’Ibex 35 che sale del 3,2 per cento e il Dax del 2,4 per cento.

A guidare i rialzi è il comparto bancario, con un guadagno di quasi il 7%, uno dei settori più penalizzati nelle ultime settimane, incorporando direttamente un rischio politico che avrebbe potuto incidere in maniera molto negativa sulle sorti della moneta unica. In particolare spicca Unicredit con un balzo dell’8,4%, Ubi Banca del 6,8%, Bper del 6,5%, Intesa Sanpaolo del 6% e Banco Bpm del 5,4 per cento.

In forte rialzo anche il comparto delle telecomunicazioni che nell’ultimo mese aveva sotto-performato l’indice principale. Telecom Italia guadagna quasi il 4 per cento. A supporto anche le attese sui conti del primo trimestre che notoriamente premiano il Gruppo grazie alle attente politiche di contenimento dei costi del Ceo Cattaneo. Inoltre, Vivendi ha dichiarato espressamente di rimanere azionista di lungo termine, togliendo ogni dubbio a chi nel mercato riteneva possibile un imminente piazzamento delle azioni. Il comparto Utility viene premiato (+3%) beneficiando della riduzione dei rendimenti sui titoli di Stato italiani e dello spread nei confronti del Bund. Enel guadagna oltre il 4 per cento.

Agli ultimi posti invece il Ftse commercio (+0,9%), il Ftse salute (+0,7%), il Ftse oil&gas (+0,5%), che continua a soffrire le incertezze derivanti dalla debolezza del petrolio, e il Ftse Alimentari (+0,4%).