Moda – Comparto debole in scia al lusso europeo

Il Ftse Mib resta debole e sotto la parità chiudendo l’ottava a 19.742 punti. In scia il Ftse Italia moda, prodotti per la casa e per la persona arretra dello 0,4 per cento, in un contesto europeo (-0,7%) che ha risentito dei cali dei principali titoli del lusso. Acquisti su Moncler (+1,3%), Cucinelli (+2,4%) e Safilo (+1,4%), vendite su Ferragamo (-3,2%).

Piazza Affari chiude la settimana corta post vacanze pasquali con il Ftse Mib a 19.742 punti in leggero calo dello 0,2 per cento. Debole il comparto in esame (-0,4%), condizionato anche da un Euro Stoxx di riferimento in flessione dello 0,7 per cento, che ha risentito soprattutto dell’andamento negativo delle big del lusso francesi (Kering a -1,4%, Dior a -0,5% e Lvmh a -0,9%), oltre che del crollo del titolo Burberry alla Borsa di Londra (-10,3%).

Trend in chiaroscuro per i titoli nazionali della moda, con Moncler e Cucinelli che trainano il comparto segnando rispettivamente un rialzo dell’1,3% e del 2,4 per cento. Torna sui valori di inizio anno il titolo Luxottica (-0,1%), mentre brilla Safilo, che torna sui 6,4 euro, con un progresso dell’1,4 per cento.

Perde terreno Ferragamo, che cede oltre tre punti percentuali scendendo sotto i 27 euro per azione, seguito da Tod’s (-1,6%). A margine dell’assemblea degli azionisti che ha approvato il bilancio dell’esercizio 2016, Patron Della Valle ha dichiarato che nell’arco dei prossimi due anni la società dovrebbe raccogliere i frutti del rinnovamento della rete di distribuzione e l’integrazione con le nuove tecnologie.

Debole il titolo Ovs (-0,2%), dopo la presentazione dei risultati dell’esercizio chiuso lo scorso 31 gennaio con un utile netto reported in calo del 9,9% a 78 milioni. Durante la conference call tenutasi a Londra il management guidato da Stefano Beraldo ha presentato agli analisti le linee strategiche per i prossimi tre anni. Le quotazioni del titolo della società veneta di abbigliamento potrebbero inoltre essere state condizionate dal rialzo da 6,2 a 6,9 euro del target price da parte degli analisti di Kepler Cheuvreux, che hanno confermato la raccomandazione buy.

Volatilità sul titolo Stefanel che torna sui 21 centesimi (+8,8%). Ricordiamo che il gruppo veneto ha in corso  un’operazione di ristrutturazione dell’indebitamento, rafforzamento patrimoniale e rilancio dell’azienda.