Fca – Confermati i target 2017 dopo un 1° trim. migliore del previsto

La casa di Detroit ha chiuso il periodo gennaio-marzo 2017 con risultati migliori del previsto. Nonostante l’andamento flat in nord America, i ricavi sono cresciuti del 4,3% grazie soprattutto all’andamento positivo in Europa e in sud America, oltre ai volumi quasi raddoppiati di Maserati. Il generale miglioramento del mix prodotto è poi risultato in un balzo dell’Ebit adjusted dell’11,3% a 1,5 miliardi, miglior dato di sempre per il primo trimestre, e di un incremento del 34% a 641 milioni dell’utile netto. Notizie positive anche dal lato patrimoniale, con un indebitamento netto industriale di 5,1 miliardi nettamente inferiore alle stime di consensus. Sulla scia di tali risultati, il management ha confermato i target 2017, facendo volare il titolo a Piazza Affari.

Il gruppo ha comunicato i dati relativi al primo trimestre 2017, chiuso con una crescita dei risultati superiore alle attese soprattutto a livello di margini.

Nel dettaglio, i ricavi sono aumentati del 4,3% a 27,7 miliardi rispetto ai 27,3 miliardi stimati dal consensus. A livello di area geografica, il nord America ha mostrato un andamento sostanzialmente stabile, riportando un fatturato di 17,1 miliardi e un quota di mercato in calo di 90 punti base al 12,5% dopo l’uscita di produzione dei modelli Dodge Dart e Chrysler 200 e del passaggio alla nuova Jeep Compass, oltre ai minori volumi per le flotte.

Il calo delle consegne, dovuto principalmente alla riduzione dei volumi per le flotte e all’avvio della produzione della nuova Jeep Compass, è stato compensato dal miglioramento del mix prodotto e dalle effetto cambi favorevole. Il margine in quest’area (pari all’80% dell’Ebit totale) è risultato in crescita dell’1% a 1,2 miliardi con un’incidenza sui ricavi del 7,3% (+10 basis point).

Positivo invece l’andamento nel mercato europeo, con un aumento delle consegne trainato principalmente dalla nuova famiglia della Fiat Tipo, dai nuovi modelli di Alfa Romeo Giulia e Stelvio e dal Fiat Professional Talento. Un incremento di volumi che ha generato una crescita del fatturato dell’11,7% a 5,6 miliardi, beneficiando anche del migliorato mix prodotto.

In sud America, invece, il fatturato è cresciuto del 28% a 1,67 miliardi, nonostante le consegne siano rimasti sostanzialmente stabili. E questo grazie soprattutto all’effetto favorevole del mix prodotto, all’effetto prezzi soprattutto in Brasile e all’effetto cambio favorevole.

L’area Apac è stato l’unico mercato a registrare una flessione dei ricavi (-30% a 666 milioni) per effetto principalmente delle minori consegne consolidate, causato dal proseguimento della transizione verso la localizzazione della produzione di Jeep in capo alla joint venture in Cina.

Da sottolineare, infine, che Maserati ha pressochè raddoppiato le consegne, generando una crescita dei ricavi dell’87% a 949 milioni e un Ebit adjusted più che quintuplicato a 107 milioni, con una marginalità dell’11,3% (+820 basis point).

La dinamica sopra descritta ha portato a un risultato record per il primo trimestre a livello di Ebit adjusted, balzato dell’11,3% a 1,5 miliardi (1,4 miliardi il consensus) con un ros del 5,5% (+30 basis point).

La robusta performance operativa ha portato a un incremento dell’utile netto del 34% a 641 milioni e dell’utile netto adjusted del 27% a 671 milioni, anche grazie a un calo degli oneri finanziari netti di 76 milioni per effetto della riduzione dell’indebitamento lordo.

Dal lato patrimoniale, rispetto al 31 dicembre 2016, l’indebitamento netto industriale è aumentato di circa 500 milioni a 5,1 miliardi per effetto della stagionalità del capitale circolante. Un risultato comunque migliore delle attese degli analisti, che stimavano un indebitamento di 5,9 miliardi.

Il management ha inoltre confermato la guidance 2017, con ricavi stimati compresi tra i 115 e i 120 milliardi, un’Ebit adjusted superiore ai 7 miliardi e un indebitamento netto industriale inferiore ai 2,5 miliardi.

Intorno alle 14:30 il titolo a Piazza Affari balza del 4,9% a 10,2 euro, rispetto al -0,5% del Ftse Mib