Mps – Accelera su npl e ricapitalizzazione

L’istituto toscano intensifica il confronto con le authority europee e predispone un piano di azione per giungere entro metà maggio alla definizione delle modalità di cessione del portafoglio crediti non performing di 28,7 miliardi. Il tutto con l’obiettivo di completare entro l’estate l’iter della ricapitalizzazione, incluse autorizzazioni e decreti vari.

Più in particolare, dovrà essere rispettata la volontà della Bce sul versante della certezza degli impatti economici che deriveranno dalla cartolarizzazione dei crediti sia in termini rettifiche sia riguardo a tutti gli altri costi collegati.

Questo in quanto gli oneri connessi dovranno impattare solo sul patrimonio netto attuale della banca senza colpire minimamente le risorse che verranno apportate dallo Stato nel corso della ricapitalizzazione precauzionale. E ciò anche per rispettare quanto previsto dal bail-in.

Uno scenario all’interno del quale si riaffacciano i medesimi attori che avevano già operato sul fronte della cessione degli npl alla fine del 2016 in quanto le tempistiche, la complessità ed il costo di una due diligence su una massa ingente di crediti faranno si che i favoriti nell’espletare questa funzione siano proprio i soggetti che hanno già lavorato sulla stessa. In particolare si tratta di Italfondiario per conto del consorzio banche e Fonspa per conto del fondo Atlante, mentre Cerved dovrebbe agire in qualità di servicer per la gestione dei recuperi.