Italiaonline – Precisazioni sul nuovo Piano e dividendo straordinario

Il Board guidato da Antonio Converti ha fornito le precisazioni richieste da Consob in merito alla revisione al ribasso delle stime di crescita dell’Ebitda rispetto al piano pre-fusione. Il nuovo piano 2015-2019 considera in particolare l’effetto della riduzione della curva di crescita dei ricavi, solo in parte compensata dai migliori risultati ottenuti dalle sinergie sui costi e dai processi di efficientamento, che ha determinato la conferma della crescita della marginalità per quanto ad un cagr inferiore rispetto al Piano 2015-2018. In riferimento invece alla compatibilità della distribuzione di un dividendo straordinario con la riorganizzazione in corso che prevede la cassa integrazione per circa 700 dipendenti, il management non ravvisa una incompatibilità, in quanto il pagamento di un dividendo straordinario non incide sulla capacità della società di perseguire gli impegni di investimento assunti nei confronti del Ministero e delle rappresentanze sindacali.

Il CdA della società, su richiesta della Consob, ha fornito chiarimenti in ordine alle considerazioni che hanno condotto, in “conseguenza dei migliori risultati conseguiti nel 2016”, a prevedere nel Piano Industriale aggiornato in data 15 marzo 2017 una minore crescita dell’Ebitda.

Ricordiamo che il management stima ora un “Ebitda in crescita con un cagr 2015-2019 del 21%÷26%”, rispetto alle previsioni di Piano Prefusione del 15 gennaio 2016, le quali indicavano un Ebitda atteso in crescita con un cagr 2015-2018 del 40%÷45 per cento.

Il management ha in particolare evidenziato che nel 2016 è mutato il perimetro di consolidamento del gruppo in seguito alla cessione di Europages e del servizio “1254”, a cui si aggiunge l’ipotizzata vendita di Consodata (trattata nel bilancio 2016 ai sensi dell’Ifrs5), determinando un aggiornamento delle stime del piano industriale.

Piano che è stato altresì rivisto in seguito alla migliore conoscenza della società maturato a valle della fusione ed in conseguenza dei risultati relativi all’esercizio 2016, in cui sono stati realizzati ricavi in linea con le stime minime della guidance di Piano 2015-2018 ed Ebitda e generazione di cassa superiori alle attese massime del Piano 2015-2018.

Il Board, visto anche il mutato assetto organizzativo approvato nel 2016, che ha portato la suddivisione delle attività del gruppo in due business unit, ha quindi aggiornato il Piano attraverso:

  • la rimodulazione su un orizzonte temporale più ampio delle stime di crescita dei ricavi, alla luce dei risultati 2016, del nuovo assetto organizzativo e delle analisi del mercato di riferimento;
  • l’aggiornamento delle stime dei costi conseguenti ai migliori risultati ottenuti nell’ambito del progetto di integrazione.

L’effetto della riduzione della curva di crescita dei ricavi solo in parte compensata dai migliori risultati ottenuti dalle sinergie sui costi e dai processi di efficientamento ha determinato la conferma della crescita della marginalità per quanto ad un cagr inferiore rispetto al Piano 2015-2018.

Per quanto riguarda invece la posizione finanziaria, il CdA ha precisato che, nonostante l’eventuale distribuzione del dividendo straordinario implicherebbe una diminuzione delle disponibilità di cassa e del patrimonio netto attesi alla fine di ciascuno degli esercizi oggetto di Piano, il gruppo manterrebbe disponibilità di cassa e una posizione finanziaria netta positiva nell’orizzonte di Piano.

In termini di ‘cash swing’ mensile, inteso come media della variazione delle disponibilità liquide nell’arco di un mese, gli amministratori aggiungono che “sono state introdotte ipotesi conservative”, rispetto al trend storico osservato negli ultimi due esercizi.

Il Piano Industriale 2017-2019, coerentemente con il Piano pre-fusione 2015-2018, non include stime economico finanziarie relative alla crescita per linee esterne, e pertanto, allo stato, non è previsto un aggiornamento del suddetto Piano.

In riferimento invece alla compatibilità della suddetta distribuzione con l’accordo stipulato in merito alla messa in cassa integrazione straordinaria di circa 700 dipendenti fino a giugno 2018, il management “non ravvisa una incompatibilità, in quanto il pagamento di un dividendo straordinario non incide sulla capacità della società di perseguire gli impegni di investimento assunti nei confronti del Ministero e delle rappresentanze sindacali”.

In dettaglio il piano di riorganizzazione prevede una trasformazione e sviluppo del modello organizzativo della società, nonché l’evoluzione verso la digitalizzazione delle competenze del personale impiegato. Tra le condizioni perché Italiaonline possa usufruire della Cigs figura “l’esecuzione di cospicui investimenti a sostegno del programma di riorganizzazione”.

Tali investimenti includono lo sviluppo e la promozione di nuovi prodotti e servizi, lo sviluppo di nuove partnership commerciali e la formazione e/o riqualificazione del personale. Operazioni considerate di natura gestionale, produttiva e commerciale e non di natura economico-finanziaria quale la distribuzione di parte delle riserve disponibili.

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