Apple – La spina nel fianco della Cina

La società californiana continua a stabilire nuovi record storici uno in fila all’altro. Ieri ha superato per la prima volta la barriera dei 150 dollari e raggiunto la capitalizzazione di 800 miliardi di dollari.

Nel complesso, Apple ha realizzato un primo trimestre discreto sebbene da società brick & mortar (value) rispetto alle sue caratteristiche di startup tecnologica (growth).

La crescita dei ricavi si è attestata al 5% sull’anno precedente a quasi 53 miliardi di dollari, lo stesso incremento percentuale dell’utile netto che sale ad undici miliardi.

Tuttavia, si tratta di un incremento da società ormai consolidata e non più da titolo tecnologico che cresce almeno sempre in doppia cifra.

Ci sono state comunque alcune sorprese positive tra gli altri prodotti in portafoglio uno dei quali, lo smartwatch, ha registrato vendite per 4.24 milioni di unità per 1.273 miliardi di dollari.

In definitiva, l’esito della trimestrale evidenzia che il tallone di Achille per il leader mondiale degli smartphones è il mercato cinese nel quale la società americana ha sofferto un crollo delle vendite del 14% sull’anno precedente, mentre tutte le altre regioni geografiche hanno riscontrato un significativo incremento.

Le due tabelle sovrastanti mostrano l’esplosione della quota di mercato di due produttori locali, quali Vivo e Oppo entrambi marchi controllati dalla stessa società, laBBK Electronics, quasi interamente pubblica che di conseguenza la sponsorizza e la agevola. Nel lungo periodo questo elemento potrebbe addirittura diventare anche un vantaggio per Apple, in quanto le aziende private sono gestite e performano meglio rispetto a quelle controllate dallo stato, in particolare in Cina.

Il futuro

Il 63% del reddito del primo trimestre è stato realizzato dalla vendita di iPhones, ancora la stella trainante della società, ma la concorrenza nel settore degli smartphones è sempre più marcata e la percentuale è destinata a calare nei prossimi trimestri.

Oltre al mercato degli smartwatch nel quale Apple sembra finalmente aver preso un abbrivio deciso, mettendosi alle spalle una partenza molto incerta, la multinazionale americana sta investendo anche nella divisione degli smartglasses per offrire al consumatore diverse opzioni per connettersi.

Il tesoretto miliardario

La cassa in dote è salita a fine trimestre a 257 miliardi di dollari e rimane un vantaggio strategico non indifferente sui competitors, malgrado l’80% per cento sia depositato all’estero e non utilizzato per motivi fiscali, ma consente al marchio della mela di perseguire diverse opportunità di investimento anche sociali e filantropiche.

A margine dei risultati, il Ceo Tim Cook ha annunciato la creazione di un fondo di un miliardo di dollari per finanziare progetti di sviluppo nel settore manifatturiero statunitense.

C’è chi vede nell’idea una mossa politica per attenuare la tassa sul rimpatrio dei capitali all’estero, mentre altri parlano di progetti congiunti con il settore automobilistico per la progettazione della Apple Car.

SCENARI

Dopo aver conseguito nei giorni precedenti la pubblicazione della trimestrale nuovi massimi storici, il timore degli analisti era che la crescita tenda a consolidarsi anche nei prossimi trimestri al di sotto della doppia cifra. Preoccupazione già espressa in passato e quasi sempre cancellata dalla presentazione di nuovi prodotti. Anche in questo ambito, il lancio del iPhone 8 previsto per il prossimo autunno potrebbe essere l’ennesima sorpresa positiva.