Mercati Usa – Avvio positivo, in rialzo Lockheed Martin

Apertura in rialzo per Wall Street in attesa degli sviluppi sulle vicende di politica interna che hanno travolto la Casa Bianca la scorsa settimana. Dopo pochi minuti dall’inizio delle contrattazioni, i tre indici principali americani avanzano dello 0,3-0,4 per cento.

L’attenzione è rivolta anche la primo viaggio overseas del presidente Donald Trump, che dopo essere stato in Arabia Saudita, è atteso da una visita di due giorni in Israele per poi partire alla volta del Vaticano.

Intanto sul mercato dei cambi, in rialzo l’euro dopo i commenti del cancelliere tedesco Angela Merkel secondo cui la moneta unica è troppo debole a causa della politica ultra accomodante della Bce.

L’euro/dollaro viaggia sui massimi di sei mesi in area 1,125 e l’euro/yen sale 125,2. Sostanzialmente stabile invece il dollaro yen a 111,3, mentre si indebolisce la sterlina (GBP/USD a 1,3) dopo i sondaggi che mostrano una riduzione del vantaggio del partito conservatore in vista delle elezioni del prossimo 8 giugno.

Tra le commodities il petrolio si porta in prossimità dei massimi di un mese con il Brent (+0,7%) a 54 dollari e il Wti (+0,6%) a 50,6 dollari, in scia all’ottimismo che i paesi produttori raggiungano un accordo per estendere i tagli alla produzione nel prossimo meeting di giovedì. In lieve rialzo anche l’oro, che torna in area 1.260 dollari l’oncia.

Sull’obbligazionario, infine, il rendimento del T-bond risale leggermente al 2,25 per cento.

Tornando a Wall Street, bene FORD (+1,6%) che starebbe preparando un avvicendamento al vertice, con l’attuale Ceo Mark Fields che verrà sostituito da James Hackett, al momento a capo della divisione che si occupa dei veicoli a guida autonoma.

In rialzo LOCKHEED MARTIN (+2,1%), che dovrebbe essere tra i principali beneficiari degli accordi da 350 miliardi di dollari siglati nel week end da Trump con l’Arabia Saudita per la vendita di armi ed attrezzature militari.

GENERAL ELECTRIC (+0,8%) invece sarebbe sotto revisione da parte delle autorità europee per verificare se il colosso americano abbia fornito informazioni fuorvianti nell’ambito dell’acquisizione da 1,7 miliardi di dollari di LM Wind Power.