Mercati Usa – Atteso avvio incerto, stima del Pil migliore del previsto

I futures sull’azionario Usa scambiano in ribasso di circa lo 0,1%, preannunciando un’apertura poco sotto la parità con gli indici americani reduci da sei sedute consecutive in rialzo e dai nuovi record di ieri di S&P 500 e Nasdaq.

La seconda stima preliminare del Pil del primo trimestre ha evidenziato una crescita dell’1,2%, rispetto al +0,7% della lettura precedente, battendo le attese degli analisti che prevedevano un +0,9 per cento.

Migliori del previsto anche i dati sugli ordini di beni durevoli, che ad aprile sono diminuiti dello 0,7%, meno delle attese (-1,2% il consensus), mentre il dato di marzo è stato rivisto al rialzo al +2,3% (da +0,9%). In uscita nel pomeriggio, infine, anche l’indice di fiducia di maggio stilato dall’Università del Michigan.

In rimonta il dollaro nei confronti dell’euro, con l’EUR/USD sceso a 1,118 dopo un picco intraday a 1,123, mentre l’USD/JPY risale dai minimi di giornata a 111,1. Prosegue intanto la discesa della sterlina (GBP/USD a 1,282), dopo che gli ultimi sondaggi hanno visto calare il consenso del partito conservatore di Theresa May in vista delle elezioni del prossimo 8 giugno.

Ancora in calo il petrolio con il Wti (-0,6%) a 48,6 dollari dopo la delusione del meeting Opec di ieri, con gli operatori che probabilmente speravano in misure più aggressive. I principali Paesi produttori hanno infatti deciso di prolungare il programma di riduzione dell’offerta per altri nove mesi, lasciando però invariato l’ammontare dei tagli a 1,8 milioni di barili al giorno. A ciò si aggiungono le parole dell’Arabia Saudita, che ha dichiarato che non intende in ogni caso estendere l’accordo oltre il limite di marzo 2018.