Tecnologia – Stm zavorra il settore nell’ottava, Exprivia -25%

Il Ftse Mib chiude l’ottava dal 12 al 16 giugno in ribasso dello 0,9% per cento. La settimana è stata caratterizzata soprattutto dalla riunione della Federal Reserve in cui il costo del denaro è stato alzato dello 0,25% e sono stati annunciati altre 3 rialzi all’anno nel 2018 e nel 2019. I listini internazionali hanno sofferto in parte il nuovo crollo del petrolio dopo l’ennesimo aumento delle scorte americane, oltre alla debolezza dei titoli tecnologici dopo il crollo del Nasdaq di venerdì 9 giugno, mentre in Italia restano sotto i riflettori le banche con la questione delle venete e Mps.

In sofferenza anche il comparto IT di Piazza Affari, con il Ftse Italia Tecnologia che nell’ottava sprofonda a -10%, sottoperformando nettamente anche l’indice settoriale europeo Euro Stoxx Tecnologia (-2,4%). A zavorrare il comparto è la big cap Stm che termina la settimana a -11,5 per cento. Nel frattempo giungono però segnali positivi da Moody’s che ha alzato l’outlook sul colosso dei semiconduttori da stabile a positivo, per riflettere il significativo miglioramento del profilo finanziario cominciato dalla seconda metà del 2016.

Fra le mid cap Reply arretra del 6,8% mentre Esprinet cede il 3,1 per cento. Da segnalare inoltre che a partire da oggi Esprinet sarà esclusa dal Ftse Italia Mid Cap e ricompresa nel Ftse Italia Small Cap.

Nel paniere delle small cap spiccano Best Union (+4,5%) e Be (+2,6%) mentre Exprivia (-24,9%), al centro della scena per l’acquisizione di Italtel, vive un’altra ottava di correzione. L’Ad Domenico Favuzzi ha spiegato che una volta completata l’operazione a fine settembre “dall’integrazione tra le due aziende e dalle sinergie tra le strutture di back office, logistica e staff emergeranno circa 6 milioni, mentre dai piani di sviluppo e dai nuovi business, che le due realtà svilupperanno assieme, arriveranno ulteriori 60 milioni di ricavi, il 60% dei quali in capo ad Italtel e il resto ad Exprivia”.

Pesanti anche It Way (-14%) e Fullsix (-15,4%). In rosso pure TXT (-3,4%), la cui divisione TXT Retail ha stretto una partnership con il system integrator Korus Consulting per sostenere lo sviluppo delle imprese in Russia e negli altri paesi del CSI.

Fra le tlc Telecom Italia chiude in rialzo dell’1 per cento. In settimana la società ha precisato di “non avere mai neppure ipotizzato né discusso una partecipazione assieme ad altri soggetti ai bandi per i diritti della Serie A, essendoci peraltro un pacchetto dedicato alla banda ultralarga”.

Sul Nyse Igt ha annunciato un’offerta pubblica di acquisto sull’intero ammontare in circolazione di 500 milioni di obbligazioni proprie aventi scadenza 2019 e cedola del 7,5 per cento. Il prezzo di acquisto è pari a 1.106,35 dollari per ogni 1.000 dollari di valore nominale delle obbligazioni.

A livello internazionale si segnala che Verizon ha completato ufficialmente l’iter per l’acquisizione di Yahoo per circa 4,48 miliardi di dollari, dopo che nel luglio 2016 era stato reso noto l’accordo. Con l’operazione gli asset operativi dell’azienda acquisita saranno fusi con Aol, che Verizon ha rilevato per 4,4 miliardi nel 2015, con l’obiettivo di creare una nuova sussidiaria dei media online e della pubblicità, chiamata Oath.