Enel – In evidenza nell’indice Ftse4Good

A seguito dell’inserimento di Enel nell’indice Ftse4Good, si segnala che nella revisione di giugno 2017 il gruppo ha ottenuto il punteggio complessivo di 4,6 su 5 nei settori ESG (ambiente, sociale e governance). Nel dettaglio, nel settore governance, Enel ha ottenuto il massimo punteggio di 5 su 5, nel settore sociale 4,7 e nel settore ambientale 4,3. Endesa, controllata spagnola di Enel, è stata inclusa per la prima volta nell’indice.

“Ftse4Good ha ancora una volta riconosciuto la sostenibilità delle nostre politiche, pratiche e procedure come un esempio di come questi fattori possano creare valore all’azienda – ha commentato l’Ad di Enel Francesco Starace. “Il nostro modello di business, che si basa sulla creazione di valore condiviso per tutti i nostri stakeholders, continua ad essere fortemente apprezzato dai più importanti indici di sostenibilità, rafforzando la nostra posizione come leader globale nel settore dell’energia”.

Si ricorda che il Ftse4Good, indice creato dalla società di indici globali Ftse Russell (Lse), è una serie di indici azionari finalizzati a promuovere gli investimenti nelle società in base ai loro risultati in ambito ESG. Le valutazioni di Ftse4Good si basano sulla performance realizzata in aree quali corporate governance, salute e sicurezza, lotta alla corruzione e al cambiamento climatico. Le società comprese nell’indice Ftse4Good Series soddisfano un’ampia gamma di criteri ambientali, sociali e di governance.

Oltre al FTSE4Good, Enel figura negli altri principali indici di sostenibilità mondiali, tra cui il Dow Jones Sustainability World, gli indici Euronext Vigeo Eiris, lo STOXX Global ESG Leaders e il Carbon Disclosure Leadership Index.

L’impegno di Enel a perseguire i più elevati standard di sostenibilità ha attirato un crescente interesse da parte dei fondi di investimento socialmente responsabili (SRI): secondo i dati più recenti disponibili, al 31 dicembre 2016 gli SRI possedevano l’8% delle azioni di Enel in circolazione, in crescita rispetto al 7,7% del dicembre 2015 e più del doppio rispetto al 4% registrato a fine anno 2011.