Mercati Usa – Avvio piatto, Blackberry e Bed Bath&Beyond giù con i conti

Apertura poco mossa per gli indici americani, con S&P 500 e Nasdaq che dopo pochi minuti di scambi oscillano sulla parità mentre il Dow Jones arretra dello 0,2 per cento.

Tra le valute, ben intonato l’euro, che sale a 1,118 sul dollaro e a 124,3 sullo yen dopo una serie di dati macro nel complesso solidi. Poco mosso il dollaro/yen a 111,2 con il biglietto verde che attende indicazioni dalla pubblicazione dei dati sull’inflazione a stelle e strisce la prossima settimana.

A tal proposito, la recente discesa delle quotazioni ha alimentato i timori sulle prospettive di crescita dei prezzi, con il greggio che si avvia a chiudere il peggior primo semestre da quasi vent’anni, nonostante il tentativo di rimbalzo di oggi.

Il Brent (+0,3%) si attesta a 45,3 dollari ed il Wti (+0,3%) a 42,9 dollari, mantenendosi comunque in prossimità dei minimi degli ultimi 10 mesi in un contesto di mercato fortemente ribassista, dato che gli sforzi per tagliare la produzione da parte dell’Opec sembrano vanificati dal persistere di una situazione di eccesso di offerta.

Nel comparto del reddito fisso, infine, il tasso del T-bond riparte dal 2,16%, confermando il recente appiattimento della curva dei rendimenti sulle diverse scadenze.

Tornando a Wall Street, ben intonato il settore bancario dopo che ieri la Fed ha comunicato i risultati della prima sessione di stress test, evidenziando che tutti i 34 istituti statunitensi esaminati sarebbero in possesso di una dotazione di capitale sufficiente per sostenere uno scenario di crisi economico-finanziaria. Aprono in territorio positivo GOLDMAN SACHS (+0,3%), WELLS FARGO (+0,3%), BANK OF AMERICA (+0,8%), CITIGROUP (+0,7%) e JP MORGAN (+0,9%).

Crolla BLACKBERRY (-8,7%) dopo aver presentato risultati trimestrali deludenti, lasciando invariata la guidance. Penalizzata dai conti anche BED BATH & BEYOND (-10,7%) su cui diversi broker hanno tagliato il target price, a conferma delle difficoltà del settore retail.