Veneto B./Pop. Vicenza – Possibile svolta nel fine settimana

Questo week end potrebbe essere decisivo per il salvataggio di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza.

Infatti, secondo rumor di stampa, il Governo si appresterebbe a varare un provvedimento straordinario che dovrebbe prevedere la liquidazione coatta amministrativa, su input anche di Bankitalia.

Questo passaggio prevede la nomina dei commissari liquidatori per la gestione delle attività e delle passività dei due istituti. Questo implicherebbe la decadenza degli attuali cda, i cui membri potrebbero dimettersi nel meeting previsto per il prossimo martedì. Il board della banca vicentina è già fissato, mentre quello dell’istituto di Montebelluna, attualmente fissato per i primi di luglio, verrebbe anticipato.

Secondo gli stessi rumor, Fabrizio Viola e Cristiano Carrus, attuali Ceo delle due ex popolari, potrebbero essere nominati commissari, data la loro conoscenza approfondita della situazione.

Dunque spetterebbe ai commissari gestire la fase successiva, in cui è prevista la separazione tra gli asset in bonis e quelli deteriorati, i quali saranno fatti confluire in una good bank ed in una bad bank create ad hoc.

Riguardo agli asset in bonis, due giorni fa Intesa si è detta disponibile ad acquisirne una parte subordinatamente ad alcune condizioni. In riferimento alle attività deteriorate, a partire dagli oltre 9 miliardi di sofferenze, lo Stato dovrebbe farsi carico della ricapitalizzazione della bad bank in cui esse verrebbero conferite.

A questo proposito, l’esecutivo potrebbe apportare una variante al decreto salva-banche varato a dicembre, con cui destinava 20 miliardi in soccorso delle banche in difficoltà, per far affluire una parte di queste risorse al finanziamento della bad bank, sia nella fase iniziale sia nella gestione dei processi successivi e sul cui ammontare sono già iniziate a circolare ipotesi. In ogni caso, sarà decisivo il parere delle autoritò europee.

Nel frattempo, Venero Banca ha finalizzato la cessione del 25,52% di Banca Consulia a Capital Shuttle per un corrispettivo di 13,5 milioni. L’operazione avrà un effetto positivo di 7 punti base sul Cet1.

In merito a Popolare Vicenza, invece, il presidente Gianni Mion, a margine di un evento a Milano, ha sottolineato che non c’è fuga di depositi.