Mercati – Milano in vetta all’Europa, brilla Intesa

Mattinata all’insegna degli acquisti per le borse europee, tra cui spicca Piazza Affari trascinata dalle banche dopo l’approvazione del decreto per la liquidazione ordinata delle venete. Poco dopo le 12:00 il Ftse Mib guadagna l’1,4%, seguito dal Cac 40 di Parigi (+0,9%), dal Ftse 100 di Londra (+0,7%), dal Dax d Francoforte (+0,7%) e dall’Ibex 35 di Madrid (+0,6%).

Sul fronte macro, in attesa dei dati sull’inflazione dell’Eurozona e dei principali Paesi membri previsti in settimana, sono stati pubblicati stamani i numeri di giugno relativi all’indice tedesco Ifo, in crescita oltre le previsioni a 115,1 punti (114,5 il consensus). Nel dettaglio, sono aumentati sia il sottoindice relativo alle aspettative (106,8 punti contro i 106,4 stimati) sia quello legato alla situazione corrente (124,1 punti a fronte dei 123,2 attesi).

Negli Stati Uniti verranno resi noti nel pomeriggio i dati sugli ordini di beni durevoli a maggio, mentre in Italia sono state diffuse le statistiche sul commercio extra europeo, che hanno evidenziato un aumento tendenziale di importazioni (+22,3%) ed esportazioni (+13,9%) oltre ad una diminuzione del surplus commerciale a 2.658 milioni.

Nel frattempo, ha preso avvio a Sintra, in Portogallo, il forum di tre giorni organizzato dalla Bce per discutere di politica monetaria a cui parteciperanno, fra gli altri, Mario Draghi, Mark Carney della Bank of England e Kuroda della banca centrale giapponese.

Sul Forex intanto l’euro/dollaro arretra leggermente a 1,118, mentre lo yen perde terreno nei confronti del biglietto verde (USD/JPY a 111,7) e della moneta unica (EUR/JPY a 124,8).

Ad agevolare il rimbalzo dei listini azionari ha contribuito anche la parziale risalita del petrolio, dopo il calo del 4% della scorsa ottava. Brent e Wti scambiano rispettivamente in area 43,3 e 46 dollari al barile, in rialzo dello 0,5-0,6%, ma sullo sfondo permangono i dubbi sull’eccesso di offerta, alimentati anche dall’ennesimo incremento degli impianti di trivellazione in Nord America.

Intanto lo spread Btp-Bund cala a 162 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,875 per cento.

A Piazza Affari continua la corsa dei bancari, guidati da INTESA (+4%) dopo la firma del contratto per l’acquisizione della parte in bonis delle banche venete ed i dettagli sulle condizioni decisamente favorevoli per l’istituto guidato da Messina. Acquisti diffusi su tutto il comparto, tra cui spiccano anche BANCO BPM (+3,4%), UNICREDIT (+3,3%), UBI (+3,2%) e BPER (+3,1%).

Ben intonati fra gli industriali anche CNH (+2,9%), BUZZI (+1,6%) e LEONARDO (+1,2%) che, tramite la controllata statunitense Leonardo DRS, ha finalizzato l’acquisto di Daylight Solutions, azienda leader nello sviluppo di prodotti laser a tecnologia a cascata quantica.

In discreto rialzo pure AZIMUT (+0,9%) che ha acquisito la Sdb, società di asset management fondata a Lugano nel 2008 e con asset under management per 451 milioni di euro. Grazie all’acquisizione, la controllata svizzera AZ Swiss ha raggiunto una massa gestita di 1,9 miliardi di euro.

In rimonta i petroliferi in scia al rimbalzo del greggio, con ENI a +0,7%, TENARIS a +0,8% e SAIPEM a +1,9 per cento.

Nel lusso MONCLER (+1,3%)  dà oggi il via al buy back di 1 milione di azioni, pari allo 0,4% del capitale. In flessione STM (-0,3%), parzialmente penalizzata dallo stacco della cedola.