Siti B&T Group – Flessibilità e innovazione al servizio del cliente

Siti B&T, tra i principali player a livello mondiale nella produzione di impianti completi per l’industria della ceramica, intende proseguire nella strategia, già intrapresa nel coso degli anni, incentrata principalmente sul processo di internazionalizzazione e sullo sviluppo di prodotti innovativi sempre più orientati all’industria 4.0.  Particolare impulso verrà dato al servizio after market, al fine di presidiare maggiormente i mercati di riferimento e supportare con ancora più efficienza le richieste dei clienti. Il 2016 per il gruppo è stato un anno fondamentale non solo dal punto di vista dei fondamentali, ma anche per lo sbarco in Borsa. Un progetto che, grazie anche ai mezzi freschi affluiti, le consentirà di supportare la strategia di crescita. Il titolo della società modenese da fine marzo 2017, spinto dai buoni risultati dell’esercizio 2016, ha intrapreso un trend rialzista mettendo a segno un progresso del 77%, giungendo a toccare ieri il massimo storico a 11,69 euro.   

Siti-B&T Group si posiziona tra i principali player a livello mondiale nella produzione di impianti completi al servizio dell’industria ceramica, con una presenza capillare in tutti i mercati, proponendo soluzioni tecnologiche d’eccellenza e servizi innovativi, con particolare attenzione ai temi dell’efficienza energetica e della riduzione dei costi di produzione.

L’attività di R&S gioca un ruolo importante per il gruppo che investe costantemente sia per l’aggiornamento dei prodotti esistenti che per l’innovazione tecnologica di nuove soluzioni, al fine di mantenere un ruolo importante nella panoramica delle società attive nel settore dell’impiantistica della ceramica. Gli investimenti operati dal gruppo tramite il proprio Centro Tecnologico mirano a garantire un continuo rinnovo della propria gamma prodotti.

Il 2016 è stato un anno chiave nella storia del nostro gruppo, – ha commentato Fabio Tarozzi, presidente e Ceo della società modenese – non solo per la solida crescita di tutti i principali indicatori economici e finanziari, ma anche perché abbiamo concluso con successo il percorso di quotazione in Borsa.

Nella trascorsa gestione, i ricavi sono saliti a 187,6 milioni (+9,4%), con una proporzionale crescita dell’Eitda a oltre 13 milioni, mentre più sostenuto lo sviluppo dell’utile netto passato da 5,7 milioni a 9,2 milioni.

Positive sono anche le proiezioni sull’andamento dell’anno in corso, sulla base dei dati del settore dei costruttori di macchine per ceramica relativi al primo trimestre 2017 che fotografano una crescita del comparto del 13,3% trainata dall’exploit record registrato sul mercato domestico (+60,6%).

In rally il titolo dopo la comunicazione di fine marzo 2017 dei buoni risultati conseguiti nella passata gestione, quando ha iniziato la sua ascesa fino a guadagnare il 77% e toccando ieri il massimo storico a 11,69 euro.

Un percorso di oltre 50 anni

Siti B&T trae le sue origini dall’iniziativa di Fausto Tarozzi e Emer Barbieri, che nel 1961 costituirono a Formigine (Modena) il gruppo Barbieri & Tarozzi per la produzione di macchine per la movimentazione e lo stoccaggio di piastrelle nell’industria ceramica. Nel 2003 è avvenuto il passaggio di consegna alla seconda generazione, quando Fabio Tarozzi viene nominato Direttore Generale e successivamente assume la carica di Presidente e Amministratore Delegato.

Fabio Tarozzi, Presidente e Amministratore Delegato

Negli anni la società ha intrapreso un percorso di crescita caratterizzato dall’innovazione e dall’espansione per linee esterne anche a livello  internazionale attraverso una serie di acquisizioni. Oggi il gruppo si posiziona tra i leader di mercato a livello mondiale con una presenza capillare in tutti i mercati, offrendo soluzioni tecnologiche d’eccellenza e servizi innovativi con una particolare attenzione ai temi dell’efficienza energetica e della riduzione dei costi di produzione.

Il gruppo opera attraverso tre sedi operative in Italia e otto filiali estere attive nei principali mercati ceramici del mondo, quali Messico, Brasile, Spagna, Egitto, India, Indonesia, Singapore e Cina, oltre a diversi technical & service offices.

Siti B&T annovera tra i propri clienti sia grandi gruppi multinazionali del settore della ceramica e del sanitaryware, sia produttori locali sui vari mercati di destinazione. Tra questi sono presenti alcune tra le più grandi società produttrici di piastrelle a livello globale, tra cui si segnalano Marazzi, Porcelanosa e RAK Ceramics.

Prosegue il processo di innovazione e sviluppo di nuovi prodotti

I futuri programmi del gruppo saranno incentrati sullo sviluppo di nuovi prodotti innovativi e sul processo di internazionalizzazione. Acquisizioni, investimenti in R&S, potenziamento delle filiali estere e dell’attività produttiva delocalizzata, sono queste le linee strategiche indicate in sede di Ipo propedeutica alla quotazione in Borsa.

Progetto che, anche grazie ai nuovi mezzi affluiti, permetterà di supportare la strategia di crescita, proseguendo nel processo di investimento in innovazione e in sviluppo di nuovi prodotti.

In particolare, nei settori Tile e Sanitaryware, lo sviluppo per linee esterne ha come obiettivo, tra l’altro, la creazione di sinergie di costo e/o commerciali e l’aumento della quota di mercato anche attraverso l’ampliamento della gamma dei prodotti offerti.

Costante e continuativo sarà l’impegno nell’ambito della Ricerca & Sviluppo, al fine di consolidare la posizione tecnologica lungo l’intera catena del valore, sostenere il fatturato con nuovi prodotti e difendere i margini grazie a un’offerta a maggiore contenuto tecnologico.

Il piano di crescita prevede anche il potenziamento delle sedi commerciali estere, con il duplice obiettivo di incrementare il fatturato nelle aree geografiche con maggiore potenziale di crescita e di rafforzare lo sviluppo della rete di assistenza della linea prodotto Customer Care.

Potenziamento del customer service

Nell’ambito della strategia di crescita a fine 2016 è stata creata la nuova divisione B&T NOSTOP, destinata a potenziare il servizio after market per presidiare i mercati di riferimento e supportare più efficaciemente le richieste della clientela.  Un’iniziativa da oltre 3 milioni per consolidare i servizi post vendita sia nel magazzino centrale di Formigine che nelle filiali internazionali.

La vendita di ricambi e servizi di customer service nel 2016 ha raggiunto il record storico di fatturato a 51,8 milioni, con un incremento del 9,7% rispetto all’esercizio precedente, rappresentando il 27,6% del fatturato totale.

Il rafforzamento sul mercato asiatico

Siti B&T Group è presente con i propri tecnici in tutti i distretti produttivi ceramici più importanti in Cina, dove sono stati siglati diversi accordi per la vendita di macchine di decorazione digitale di ultima generazione. Inoltre, nel 2016 il gruppo ha effettuato uno dei più importati investimenti italiani in loco con l’apertura del nuovo stabilimento a Gaoming, nella provincia del Guangdon.

Apertura che ha richiesto un impegno finanziario di 6,8 milioni di dollari. “L’obiettivo di questo importante investimento – spiega Fabio Tarozzi,– è potenziare ulteriormente la nostra presenza produttiva, commerciale e di service nel mercato asiatico dei produttori di piastrelle ceramiche e sanitari, nell’ottica di un ulteriore sviluppo del nostro business in un’area strategica quale quella dell’Asia Pacific”.

Il giro d’affari nell’area ha evidenziato una sostenuta crescita passando da 13,3 milioni a 24,5 milioni, giungendo a rappresentare il 13% del volume d’affari totale, rispetto al 7,8% di fine 2015.

Presente alla trentesima edizione di “Ceramics China” 

A testimonianza dell’interesse rivolto al mercato asiatico, la società all’inizio di giugno ha partecipato alla trentesima edizione di Ceramics China, uno dei più importanti eventi dedicati all’industria ceramica.

In quell’occasione, la società modenese ha mostrato, tra l’altro, la lappatrice a secco PoliDry, innovazione assoluta che garantisce diversi vantaggi, in quanto, il mancato utilizzo di acqua nel processo di lavorazione e l’eliminazione dell’asciugatura consentono un significativo risparmio energetico e di costi, oltre a non produrre fanghi e creare un ambiente più salubre.

Presentata anche la G5 XXL, il primo sistema completamente modulabile nella decorazione digitale. Creata su misura per le grandi lastre, è progettata per utilizzare  fino a 14 colori, consentendo così massima libertà espressiva. Proposta anche EvoDRYFIX XXL, la prima stampante digitale che combina la tecnologia inkjet drop on demand con quella delle applicazioni a secco, consentendo quindi l’applicazione di graniglie di diversa granulometria e garantendo la massima stabilità e ripetitività.

Oltre 9 milioni l’utile netto nel 2016

“Il 2016 è stato un anno chiave nella storia del nostro gruppo” ha commentato Fabio Tarozzi, Presidente e Ceo della società di Formigine “non solo per la solida crescita di tutti i principali indicatori economici e finanziari, ma anche perché abbiamo concluso con successo il percorso di quotazione in Borsa”.

Siti B&T nell’esercizio 2016 ha sviluppato la propria attività conseguendo ricavi consolidati aumentati del 9,4% a 187,6 milioni, dei quali circa l’87% realizzati oltrefrontiera. L’internazionalizzazione e  l’espansione della divisione dedicata al customer service ha consentito a quest’ultima di realizzare il record di fatturato di circa 52 milioni (+10%).

Tarozzi ha così commentato “ i risultati nel customer service confermano quanto efficienza e innovazione siano le chiavi del successo per competere nel mercato globale. È da queste considerazioni che abbiamo progettato prodotti e servizi 4.0 sempre più completi e personalizzati per rispondere integralmente alle esigenze del settore ceramico.”

Sul fronte della marginalità, l’Ebitda segna una crescita del 9,3% attestandosi a 18,9 milioni, confermando al 10,1% la propria incidenza sui ricavi. L’Ebit cifra in 14,4 milioni, in miglioramento del 9,7% rispetto a fine 2015, spesati ammortamenti aumentati a 4,5 milioni (+17,6%).

Positivo l’andamento della gestione extracaratteristica, dove gli oneri finanziari netti segnano un calo del 26% a 1,4 milioni, anche grazie all’afflusso di risorse derivanti dalla quotazione, mentre risultano più che dimezzati gli accantonamenti prudenziali per rischi a 150mila.

Un’ulteriore spinta ai conti giunge dalla minore imposizione fiscale, con imposte diminuite del 16,8% a 3,2 milioni, che contribuisce ad elevare l’utile netto di competenza a 9,2 milioni, in aumento del 63,3% rispetto a fine dicembre 2015.

Nella trascorsa gestione è migliorato  l’indebitamento finanziario netto a 35,2 milioni, dai 39,8 milioni di fine 2015, anche in considerazione dei mezzi finanziari affluiti con l’aumento di capitale effettuato a marzo nell’ambito della quotazione in Borsa, pari a 20 milioni. Risorse utilizzate altresì a supporto degli obiettivi di crescita e sviluppo anche per linee esterne. Operazione che ha inoltre consentito il rafforzamento del patrimonio netto totale, passato da 50 milioni di fine 2015 a 75,6 milioni del periodo in esame.

Positive le aspettative del settore per l’esercizio in corso

Le proiezioni sull’andamento dell’anno in corso effettuate dal centro studi Acimac (Associazione Costruttori Italiani di Macchine e Attrezzature per Ceramica) evidenziano il proseguimento del trend positivo del 2016. I dati del settore dei costruttori di macchine per ceramica relativi al primo trimestre 2017 fotografano infatti una crescita del 13,3% trainata dall’exploit record registrato sul mercato domestico (+60,6%).

Alla luce di ciò, gli analisti si attendono una chiusura d’anno in lieve crescita rispetto ai già ottimi risultati raggiunti nel passato quadriennio. In particolare nel 2016 il settore ha consuntivato un fatturato di oltre 2 miliardi (+2,3%), segnando il record storico per questo importante comparto del made in Italy dei beni strumentali.

“I risultati raggiunti a fine 2016 – dichiara il Presidente di Acimac Paolo Sassi – confermano la leadership delle nostre aziende e la tenuta di un sistema industriale capace di presidiare tutti i mercati mondiali con innovazioni tarate sulle specifiche delle diverse tipologie di clienti e che cavalcano le più attuali logiche 4.0”.

L’evoluzione dei ricavi

Non esistono concorrenti quotati direttamente confrontabili con il gruppo Siti B&T, pertanto abbiamo costruito un panel di società industriali italiane ed estere che, seppure non direttamente comparabili e di dimensioni maggiori, operano nell’ambito della produzione di macchine offrendo  a livello internazionale un’ampia gamma di macchinari tecnologici. L’analisi prende in esame alcuni indicatori reddituali, di struttura e borsistici per il triennio passato e per quello che ci prepariamo ad affrontare.

Nel triennio 2014-2016 il gruppo Siti B&T ha registrato una crescita media annua dei ricavi pari al 25,5%, decisamente superiore rispetto 7,2% della mediana dei peer. Si rileva, tuttavia, come il cagr sia sostanzialmente in linea con la media delle società domestiche (fatta eccezione per Prima Industrie), mentre le realtà straniere presentano un andamento riflessivo. In particolare il balzo dei ricavi di Siti B&T nel 2015 (+44%) è attribuibile alla variazione dell’area di consolidamento (conferimento del gruppo Projecta Engineering e acquisizione del gruppo Ancora).  A parità di perimetro, il Cagr di Siti B&T si attesta all’8,5%, rimanendo comunque superiore alla mediana dei peer.

Si presenta invece in rallentamento, il prossimo triennio, dove la crescita media annua è attesa al 6,3%, performance comunque in linea rispetto alla mediana dei comparable.

L’evoluzione dell’Ebitda e dell’Ebit

Nell’analisi dell’evoluzione storica dei margini di Siti B&T non si può prescindere dalle citate operazioni portate a termine nel 2015. A parità di perimetro il Cagr risulterebbe comunque pari a oltre il 30% per l’Ebitda e del 38% l’Ebit, in entrambe i casi decisamente superiore alla mediana dei comparable, rispettivamente pari al 6,5% e al 9 per cento.

Diversa invece la dinamica nel prossimo triennio, dove il Cagr di  Siti B&T è atteso in rallentamento all’8,1%, per l’Ebitda, rispetto alla mediana dei peer pari al 12,2% e al 9,6% per l’Ebit, che si confronta con il + 12,9% della mediana attesa per i competitor.

Marginalità sotto la media del mercato

La lettura della redditività operativa lorda e netta evidenzia valori altalenanti per Siti B&T sia sui dati storici che prospettici. Valori che seppure in costante crescita, si collocano sia a livello storico che prospettico, al di sotto della mediana dei comparable.

 

 

 

 

Multipli – Il titolo è a sconto  

Dal confronto dei multipli del gruppo Siti B&T con i comparables compresi nel panel si rileva che il titolo tratta a sconto su tutti gli indicatori rispetto alla mediana.

Dall’analisi prospettica del titolo emerge che tratta 18,7 volte il price/earning nel 2017 e 15,9 volte nel 2018, a sconto rispettivamente dell’11% e di circa il 19% sulla mediana dei peer. Decisamente a sconto anche se si considera l’indicatore EV/Sales, pari 0,9x sia per il 2017 che per il 2018, rispetto a 2,2x e 1,6X della mediana dei peer.

Analisti – Positivi sul titolo

CFO Sim nel report di inizio copertura dell’11 aprile 2017con raccomandazione “buy” e target price di 11,80 euro, sottolinea il buon posizionamento di Siti B&T che beneficia della flessibilità e rapidità nel recepire i cambiamenti del mercato sempre più indirizzato all’industria 4.0. Secondo gli analisti, un eventuale passaggio all’Mta nella prima parte del 2018, preso anche in considerazione dalla società, potrebbe dare un maggiore appeal al titolo.

Valuetrack nello studio dell’8 maggio 2017 migliora il target price a 11 euro dai precedenti 10,3 euro mantenendo la raccomandazione “buy”, alla luce delle attese positive del mercato e del progressivo sviluppo dei ricavi nell’ambito del Customer Care.

Borsa – In rally dopo i risultati 2016

Siti B&t è quotata a Piazza Affari da fine marzo 2016 sul segmento Aim, un mercato particolare in quanto caratterizzato da volumi contenuti e scarsa dinamicità. Operazione che comunque ha consentito di avere una maggiore visibilità e un’apertura al mercato dei capitali.

Dalla quotazione a 8 euro a fine marzo 2017, i corsi azionari hanno evidenziato un andamento sostanzialmente stabile. Da quel momento, più precisamente dalla seduta dello scorso 27 marzo, il titolo, spinto dai buoni risultati dell’esercizio 2016, ha intrapreso un trend rialzista mettendo a segno un progresso del 77%, passando dai 6,60 euro agli attuali 11,69, giungendo a toccare il massimo storico.

Sovraperformato di gran lunga l’indice di appartenenza, il Ftse Aim, che da inizio 2017 ha evidenziato una crescita del 22 per cento.

 

 

Punti di forza e criticità

Tra i punti di forza del gruppo emerge la proprietà dell’intera filiera produttiva e di un know how tutelato da brevetti d’invenzione estesi a livello internazionale. Tuttavia, non è possibile eliminare del tutto il rischio di contraffazione dei prodotti e di contestazione di marchi e brevetti da parte di terzi, né escludere la possibilità che eventuali concorrenti vengano a conoscenza del know-how del gruppo annullandone il vantaggio competitivo.

Altri elementi di forza sono rappresentati dall’internazionalità del portafoglio commesse, che consente una distribuzione del rischio, dal presidio diretto della rete commerciale e dagli accordi con distributori indipendenti, che consentono di mantenere un costante rapporto con la clientela locale assicurandone l’assistenza post-vendita.

Un elemento di attenzione è invece rappresentato dall’elevato grado di competitività che caratterizza il settore con la presenza di numerosi operatori, alcuni dei quali di grandi dimensioni e con un’offerta similare.

Inoltre, la domanda di macchine per la ceramica è caratterizzata da fenomeni di stagionalità che influenzano i risultati del gruppo. In particolare si assiste ad  picco della domanda nel secondo semestre dell’anno, soprattutto nell’ultimo trimestre dove si concentrano maggiormente i ricavi. Diversamente negli altri periodi dell’anno si riscontra una sostanziale stabilità della domanda.  I costi operativi, invece, presentano un andamento lineare nel corso dell’anno, con una conseguente variazione della marginalità.

Per quanto riguarda la strategia di crescita sui mercati internazionali, il gruppo è esposto ad alcuni rischi che potrebbero ostacolare il percorso di crescita tra i quali rientrano quelli geo-politici e le norme regolatorie locali.