Snam – Il calo di interessi e tasse spinge in alto l’utile del 2°trim.2017

Nel periodo aprile-giugno dell’anno in corso, il colosso di San Donato ha registrato un fatturato di 640 milioni di euro, in aumento dell’1,9% su base annua e superiore dell’1,8% alle stime degli analisti. Alla base dell’incremento dei ricavi, le maggiori entrate nel business regolato del trasporto del gas (+3,5% su base annua) che hanno più che compensato la flessione del 4,5% su base annua del giro d’affari nell’attività di stoccaggio provocata dal fatto che rispetto al 2016 i ricavi non sono più legati all’andamento stagionale dei volumi.

A livello di risultati operativi, nel 2° trim. del 2017 l’Ebitda di Snam ha mostrato un progresso dell’1,8% rispetto allo stesso periodo del 2016 sulla scia dell’incremento dei ricavi nel business del trasporto, battendo le attese degli analisti del 2 per cento. Nel periodo in esame, l’Ebit è, invece, rimasto sostanzialmente invariato rispetto al 2° trim. del 2016 a causa soprattutto dell’incremento del 3,9% su base annua della voce ammortamenti e svalutazioni, concentrato nell’attività di trasporto.

Al di sotto della gestione caratteristica, il gruppo guidato da Marco Alverà ha registrato una flessione del 18,1% su base annua degli oneri finanziari netti, a seguito principalmente della riduzione del costo medio del debito, anche a fronte dei benefici derivanti dall’operazione di liability management completata ad ottobre 2016 e dalle operazioni di funding effettuate nel primo semestre dell’anno in corso. In forte progresso (+34,3% su base annua) anche i proventi netti sulle partecipazioni, con l’utile prima delle imposte che ha raggiunto quota 349 milioni, in progresso dell’8,7% rispetto allo stesso trimestre del 2016.

Il conto economico di Snam del 2° trimestre del 2017 si è chiuso con un utile netto di 250 milioni, in progresso del 16,3% su base annua e superiore del 2,4% alle previsioni degli analisti, anche grazie alla riduzione del tax rate al 28,4% dal 33% del 2° trimestre del 2016 sulla scia della riduzione, a partire da inizio 2017, dell’aliquota Ires dal 27,5 al 24 per cento.

Sul fronte dello stato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2017 è stato pari 11,176 miliardi, in aumento del 4,5% rispetto al 31 marzo scorso a causa soprattutto del pagamento del dividendo (circa 730 milioni), ma inferiore dell’1,4% rispetto alle attese degli analisti grazie a una migliore gestione del capitale circolante. Balzo del 45,8% su base annua degli investimenti tecnici mentre i broker si aspettavano un aumento del 33,1% su base annua.

Ieri sera Snam ed Edison hanno annunciato di aver raggiunto un accordo per la cessione da parte del gruppo di Foro Buonaparte della pipeline di 83 km Cavarseze-Minerbio e della quota del 7,3% nella società che gestisce il rigassificatore di (Adriatic Lng) per la cifra di 225 milioni. Si tratta di un’operazione di piccole dimensioni per il gruppo guidato da Alverà che a partire dall’anno prossimo potrebbe avere un impatto positivo sull’utile netto di circa l’1% annuo.