Media – Comparto debole, acquisti su Gedi Gruppo Editoriale

Ieri chiusura in modesto rialzo per le borse europee. Il Ftse Mib di Milano ha archiviato le contrattazioni in progresso dello 0,6% a 21.577 punti, in linea con il Cac 40 di Parigi (+0,6%), mentre hanno terminato lievemente più arretrati l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%), il Dax di Francoforte (+0,3%) e il Ftse 100 di Londra (+0,2%).

In calo il Ftse Italia Media (-0,3%), contro l’Euro Stoxx TMI Media che ha riportato un rialzo dello 0,3 per cento.

In parità la Big Cap del comparto Mediaset.

Segno negativo anche per le Mid Cap, con Cairo Communication e Rcs che hanno lasciato sul terreno rispettivamente l’1,3% e lo 0,3 per cento.

Tra le Small Cap in evidenza Gedi Gruppo Editoriale, che ha segnato un progresso dell’1,9 per cento. Ieri il Cda della società  nata dall’integrazione del Gruppo Espresso e Itedi conti ha approvato i conti del primo semestre 2017 che a parità di perimetro di consolidamento, evidenziano un aumento dei ricavi a 287,3 milioni (+1,6%), per effetto combinato della flessione dei ricavi diffusionali e l’aumento  della raccolta pubblicitaria (+8,2%). In progresso l’Ebit a 15,9 milioni (+1,3%), mentre l’utile netto di competenza si ferma a 7,4 milioni (-28%). A fine giugno il gruppo presenta disponibilità finanziarie nette in diminuzione a 26,4 milioni, dai 31,7 milioni di fine 2016, ma in aumento se confrontata con i 18,2 milioni di fine giugno 2016.

Debole Monrif (-0,2%), dopo i guadagni delle ultime sedute. Ieri il Cda ha approvato i risultati economici del gruppo del 1° semestre del 2017, che mostrano un andamento positivo del settore alberghiero, con ricavi superiori all’analogo periodo dell’esercizio precedente seppur penalizzati dalle locazioni brevi e dalla sharing economy, e che, a perimetro omogeneo, evidenziano un incremento della raccolta pubblicitaria on line superiore alla crescita del mercato. I risultati gestionali sono stati però condizionati dall’ulteriore flessione dell’editoria tradizionale e della relativa raccolta pubblicitaria. Si ricorda che dal 1° marzo 2017 la raccolta pubblicitaria è rientrata all’interno del perimetro del Gruppo dopo essere stata affidata alla RCS MediaGroup per circa 4 anni, ed i primi due mesi dell’esercizio hanno registrato risultati particolarmente deludenti (-24%). Il Gruppo si è così attivato nel promuovere un’offerta capillare e fortemente integrata in termini di comunicazione nazionale, locale e online, un’attività che già a partire dal mese di giugno ha consentito un incremento del 13% nella raccolta nazionale.