Fca – Il punto sulla conference call

Il gruppo guidato da Sergio Marchionne ha pubblicato ieri i conti del secondo trimestre 2017, chiuso con ricavi sostanzialmente stabili ma una marginalità in crescita oltre le attese grazie al miglioramento del mix prodotto. Ha deluso invece il debito, mentre sono stati confermati i target 2017.

Nel corso della conference call con gli analisti, Marchionne ha dichiarato di attendersi un secondo semestre molto positivo, con risultati più forti rispetto ai primi sei mesi dell’esercizio anche grazie a maggiori volumi derivanti dai nuovi modelli.

Dovrebbe poi proseguire il trend di miglioramento della marginalità dato che, come ha affermato il manager, l’uscita dal segmento delle passengers cars ha consentito una maggiore focalizzazione su quello dei truck, meno sotto pressione in Usa rispetto al resto del mercato. Secondo Marchionne, inoltre, Fca è in una posizione migliore rispetto ai rivali in area Nafta, poiché sono stati disciplinati e non hanno scorte di magazzino che impattano sul circolante e di conseguenza sul debito.

Per quanto riguarda l’evoluzione del settore dell’auto verso l’elettrico, il Ceo ha dichiarato che Maserati sarà un elemento chiave del gruppo all’interno di tale processo, ribadendo però la necessità di ridurre i costi di tale tecnologia per non avere livelli di prezzo tali da frenare la domanda.

La novità più rilevante riguarda però l’annuncio del nuovo piano industriale 2018-2022, che verrà presentato l’anno prossimo e in attesa del quale Marchionne non ha voluto commentare su eventuali operazioni straordinarie su potenziali cambi del perimetro di consolidamento.

L’Ad ha detto infatti che il riassetto del gruppo non è ancora finito e che il nuovo piano esaminerà un adeguamento del portafoglio di Fca, non escludendo quindi eventuali spin off ma senza specificare riferimenti a quali asset. Riteniamo più probabili quello di Magneti Marelli rispetto a Maserati, dato che il piano industriale vedrà molta attenzione al lancio della macchina elettrica proprio su modelli Maserati.

Confermata, infine, la sua uscita completa della società al termine dell’incarico nel 2019, con il suo successore che verrà nominato dall’interno del gruppo.